Suona a casa per chiedere denaro. Non lo ottiene: strappa il campanello

La vittima, una donna di circa 30 anni, era ormai terrorizzata ogni volta che sentiva suonare il campanello della propria abitazione

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Erano circa tre mesi che P.R., un italiano di 36 anni, si presentava sistematicamente alla sua porta per chiedere denaro senza alcun titolo.
La vittima, una donna di circa 30 anni, era ormai terrorizzata ogni volta che sentiva suonare il campanello della propria abitazione.
Il culmine degli episodi c’è stato ieri, poco prima delle 13, quando l’uomo si è presentato per l’ennesima volta presso la palazzina a Centocelle e come al solito ha iniziato a suonare insistentemente il campanello, gridando di volere i soldi.

Dopo un po’, visto che nessuno apriva, preso da un moto di rabbia ha estratto dalla tasca un taglierino giallo ed ha letteralmente strappato il campanello dal muro, sotto lo sguardo esterrefatto di un condomino. Quando lo stesso ha provato a chiedere il motivo dell’insano gesto, il P.R. ha iniziato a inveire nei confronti della sua vittima, rivolgendole epiteti offensivi ed affermando di aver “strappato” il campanello per lasciare un segno, gridando anche il proprio nome per affermare la sua autorità.

Appena si è allontanato dallo stabile la donna – che aveva sentito tutto da dietro la porta di casa ma non aveva avuto il coraggio di proferire parola – ha chiamato il 113, confortata anche dal vicino/testimone. Gli agenti della Polizia di Stato mentre si recavano presso l’abitazione della vittima, hanno notato sulla via Togliatti una persona che poi hanno capito essere l’uomo in questione, che si allontanava a piedi.
Una volta appreso dalla vittima che la stessa conosceva l’uomo che aveva cercato di estorcerle del denaro – in quanto ex ragazzo di una sua amica – si sono recati presso la sua abitazione.

Trattandosi di un grande complesso abitativo, con non poche difficoltà, i poliziotti sono riusciti ad individuare l’appartamento del P.R., dove lo hanno trovato in compagnia della madre. A seguito della perquisizione personale e locale, gli agenti del Commissariato Prenestino, diretto dal dott. Mauro Baroni, hanno rinvenuto il taglierino giallo usato sia per scassinare il campanello sia per danneggiare – subito prima di rincasare – l’auto della ex fidanzata, come confermato anche dalla mamma.

Più tardi la vittima ha fatto presente che anche altre persone erano già state vittime dello stesso estorsore, così una volta individuate anche altre due persone hanno sporto denuncia nei suoi confronti. Il taglierino è stato sottoposto a sequestro insieme al cellulare usato per chiamare le sue vittime e l’uomo è stato arrestato per tentata estorsione continuata.

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