Ha rischiato di morire colpito da un grosso sasso il canoista Reza Nasiri, campione olimpico master di nazionalità iraniana. L’episodio è accaduto ieri pomeriggio nei pressi del laghetto dell’Eur di Roma, città in cui l’uomo vive, si allena e lavora come personal trainer. A compiere il folle gesto è stata una banda di minorenni.
IL FATTO – Secondo quanto riportato da Repubblica, Nasiri si stava allenando in acqua a bordo del suo Sup (una speciale tavola da surf) quando ha notato una decina di ragazzini passare sul cavalcavia di via Cristoforo Colombo in direzione Ostia. Uno di loro ha preso una pietra e l’ha lanciata dal ponte verso di lui con violenza. Il sasso ha sfiorato la testa del 39enne e colpito la sua imbarcazione, danneggiandola gravemente e provocando un forte botto simile a uno sparo. Un testimone che ha assistito alla scena ha subito rincorso i teppisti e gli si è parato davanti. I ragazzini, impauriti e scossi dall’accaduto, si sono scusati per l’atto di vandalismo e Nasiri ha deciso di non sporgere denuncia.
LE PAROLE DI NASIRI – “Non ho mai rischiato così tanto la vita nemmeno quando ero nell’esercito iraniano – ha dichiarato lo scosso canoista – ho proprio sentito il soffio d’aria del sasso che mi sfiorava la testa. Pensate se ad allenarsi in quel momento ci fossero stati dei giovani atleti e qualcuno fosse stato colpito. Questo episodio è di una gravità inaudita. É un periodo pazzesco, di criminalità dilagante. Proprio lunedì scorso ho subìto il furto della mia moto e di alcuni remi nel box della mia casa. Coesa sta succedendo in Italia?”.