Nascondevano la cocaina tra gomme, sigari e caramelle, vicino al registratore di cassa del bar che gestivano insieme al Casilino. Ma per i due fratelli pusher quell’attività “integrativa” illecita è terminata ieri pomeriggio, quando sono stati sorpresi dalla polizia.
LA SCOPERTA – Gli uomini del commissariato di zona sono entrati nel bar e hanno trovato solo uno dei fratelli, il quale, evidentemente sorpreso dalla loro presenza, ha dato immediati segni di nervosismo. I poliziotti, con l’aiuto dei colleghi cinofili, hanno individuato in poco tempo il nascondiglio della droga, tra i pacchetti di gomme e caramelle, esposti accanto al registratore di cassa, all’interno di un cilindro portasigari. Sedici le dosi di cocaina che sono state trovate, mentre altre due le aveva in tasca proprio il gestore presente in quel momento. Durante il controllo anche l’altro fratello è arrivato nei pressi del bar ma, vista la situazione, ha cercato di allontanarsi, per poi tornare sui suoi passi poco dopo, ormai braccato dalla polizia.
LA PERQUISIZIONE – La perquisizione è stata estesa anche alle abitazioni dei due. In casa del maggiore, di 39 anni, gli agenti hanno trovato altra cocaina nascosta nel controsoffitto, oltre ad un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento; in un comodino vi era inoltre una cassetta con circa 600 euro in contanti, mentre altre 300 euro erano nella tasca di una giacca. Nell’abitazione del fratello minore, di 31 anni, e della sua convivente gli investigatori hanno ritrovato una pistola calibro 22, con relativo munizionamento, provento di un furto avvenuto a Pescara lo scorso anno.
GLI ARRESTI – I due fratelli sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente; il più giovane insieme alla sua fidanzata, anch’essa arrestata, sono accusati di detenzione illegale di arma e ricettazione.
[form_mailup5q lista=”newsletter generale”]