Roma, trovate 300 piante di cannabis indica: padre e figlio in manette

L'operazione dei carabinieri che ha incastrato la coppia

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Foto archivio (Fonte Dire)

I Carabinieri della Stazione di Cesano di Roma hanno arrestato padre e figlio di 25 e 58 anni con le accuse di produzione, coltivazione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti.
Nel corso di uno dei quotidiani servizi di controllo del territorio, i militari hanno fermato il 25enne a bordo della propria autovettura, trovandolo in possesso di una scatola contenente 5 g di marijuana, infiorescenze di cannabis indica e un trita erba.
Le verifiche sono scattate anche nella sua abitazione di Cesano: in un ripostiglio ricavato nella mansarda, i Carabinieri hanno rinvenuto 4 piante di cannabis indica interrate in vasi (alte tra gli 80 e i 90 cm ognuna), una lampada alogena per ricreare l’habitat utile alla crescita delle piantine, 2 bilance elettroniche di precisione, un’altra scatola contenente 50 g di infiorescenze di “erba” e tutto il materiale utile  alla coltivazione delle piante e al successivo confezionamento in dosi.
Durante le operazioni, il 25enne ha spontaneamente riferito ai carabinieri che le piante rinvenute facevano parte di una coltivazione ben più ampia ubicata nel garage dell’abitazione del padre, a Nepi.
I carabinieri hanno verificato quanto riferito dal ragazzo eseguendo una perquisizione nella casa del 58enne: in effetti, nel garage della casa, sono state trovate 3 serre indoor – tutte dotate di impianto di illuminazione, deumidificazione ed irrigazione – in cui erano custodite ben 64 piante dell’altezza compresa tra i 10 e i 100 cm.
Un’altra mini-serra è stata scoperta in un piccolo locale creato in un soppalco del garage al quale si accedeva attraverso una botola: anche questa era dotata di impianto di illuminazione, deumidificazione e irrigazione e stava curando altre 230 piante di marijuana tra i 10 cm ed i 100 cm di altezza. Al suo interno sono stati trovati anche 300 g di marijuana pronti per essere suddivisi in dosi.
Il 58enne è stato ristretto agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Nepi in attesa di essere giudicato con rito direttissimo presso il Tribunale di Viterbo; il figlio, invece, è stato trattenuto nella caserma dei Carabinieri di Cesano di Roma in attesa del rito direttissimo.

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