Nemi, “soldi facili” dalle banche: i Carabinieri scoprono la truffa

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 Si è conclusa con le sette ordinanze emesse dal Gip del Tribunale di Velletri nei confronti di un sodalizio  criminale dedito alla commissione di truffe ai danni di società finanziarie e diversi istituti di credito la complessa attività investigativa portata a termine dal distaccamento della Stazione di Nemi della Compagnia dei Carabinieri di Velletri. L’operazione, denominata ‘Easy Money”, ha portato alla misura cautelare dell’arresto domiciliare per cinque dei sette indagati, mentre per gli altri due incorrerà l’obbligo di firma. Oltre settanta i soggetti coinvolti, per lo più incensurati, che sono indagati, a vario titolo, per associazione a delinquere, truffa e falso. Gli uomini dovranno rispondere del reato di associazione per delinquere e truffa aggravata da danno patrimoniale. Nell’esercizio dell’attività illecita il clan produceva buste paga e dichiarazioni di redditi false, attestando rapporti di lavoro fittivi in favore di prestanome, i quali, in seconda battuta, presentavano gli atti agli istituti di credito, tra i quali anche filiali capitoline di note banche nazionali, per l’ottenimento di mutui e finanziamenti. Le banche, ignare della reale capacità patrimoniale dei soggetti, avrebbero erogato oltre 4milioni di euro in mutui e prestiti, che i prestanome stornavano poi sui conti correnti degli organizzatori delle frodi. Oltre cento le truffe messe a segno dal sodalizio, composto per lo più da professionisti dell’hinterland romano. Più di 5mila le buste paga risultate false che sono state sequestrate nel corso delle indagini.

                                                                                                                                   d.l.

 

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