Ancora è troppo presto per dire che a Palestrina ci siano state delle irregolarità amministrative. Ma una cosa è certa: non è stata una sola persona a ritirare i 150 certificati elettorali, tutti appartenenti a cittadini di nazionalità romena, come era stato scritto su alcuni giornali di ieri. Da ieri i Carabinieri di Palestrina, su incarico della Questura di Roma stanno interrogando i firmatari, una decina, che, senza delega, hanno ritirato nei giorni scorsi i certificati di queste persone. Tra di loro ci sono anche alcuni consiglieri comunali uscenti, appartenenti a entrambi gli schieramenti.
E’ stata completata invece oggi la ristampa delle quattrocentotrenta tessere degli elettori stranieri residenti nel Comune di Palestrina.
Questi i provvedimenti adottati nelle ultime quarant’otto ore dalla Questura che ha espresso molta cautela sul fatto accaduto. Ma a Palestrina la campagna elettorale non è finita. Ieri è stato l’ultimo giorno dei comizi e non sono mancati i riferimenti a quanto successo nell’ufficio elettorale di via del Tempio. A suscitare la polemica è stato il senatore Andrea Augello del Pdl che in una nota stampa ha dichiarato: «Oltre alla denuncia di un imprenditore, che ha sollevato la possibilità di ingerenze su una gara d\’appalto per un\’importante opera pubblica e un incendio doloso avvenuto nello studio di un professionista a Carchitti, frazione di Palestrina, particolare allarme suscitano le notizie di una presunta compravendita di voti di cittadini rumeni. Chiedo al Prefetto di Roma la massima vigilanza su questi gravi episodi che, se fossero confermati, potrebbero compromettere il corretto svolgimento delle elezioni». Ieri è arrivata la risposta del Sindaco di Palestrina Rodolfo Lena che ha voluto porre fine a quello che lui ha definito “un semplice errore amministrativo”. «Il Comune di Palestrina ha avviato un’indagine interna e verificherà appieno quanto accaduto – dichiara Lena – Ciò che possiamo dire è che c’è stata troppa leggerezza da parte dei messi notificatori nel rilascio dei certificati. Questa è la verità e non conosciamo altre situazioni accertate dagli inquirenti. Se pertanto qualcuno è a conoscenza di altri fatti, lo invito a recarsi presso le sedi appropriate. Non è certo sui giornali che si denunciano le “irregolarità”.»
CARMINE SETA