Valmontone, ottantenne si dà alle fiamme

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 Credeva fosse legna ardente e invece era il corpo di suo padre. Scoperto così il corpo senza vita di un uomo ottantenne nelle campagne di Valmontone. Pensionato, con moglie e due figli sposati, residenti vicino casa, soffriva da tempo, a quanto dichiarato dai carabinieri di Valmontone,  «di manie di persecuzione».

Mai nessuno poteva però immaginare un simile gesto.

Il fatto è avvenuto la scorsa notte intorno alle 5, l’orario consueto della sveglia mattutina. L’ultima testimonianza è della moglie che ha dichiarato ai carabinieri di averlo visto disteso sul divano di fronte la televisione. Poi, secondo la ricostruzione degli inquirenti, la donna è tornata a dormire, ma lui, di nascosto, è uscito fuori casa. Con una coperta sulle spalle, l’uomo ha preso la direzione di un bosco distante appena trecento metri, con in mano una scatola di fiammiferi e cinque lettere di commiato indirizzate ai suoi “persecutori”. Nel freddo della notte, l’uomo si è avvolto nella coperta di pail che alla prima scintilla del fiammifero ha preso fuoco. La morte è giunta immediata. A dare per prima l’allarme sembra sia stata la moglie che si è accorta dalla finestra di casa del piccolo fuoco in lontananza. E’ stato il figlio a scoprire che quel falò era in realtà il cadavere ancora in fiamme di suo padre. Inutili gli ultimi tentativi di soccorso con un estintore. Distanti una decina di metri, sul sentiero di casa, sono stati trovati i cinque fogli su cui l’uomo aveva scritto il suo addio a parenti e amici.

 

                                                                                                            Carmine Seta

 

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