Ci risiamo. I comuni non pagano e l’azienda va in crisi, ma questa volta a rimetterci è la Gaiser, gestore dei servizi cimiteriali e del verde pubblico.
Come la Gaigest, di cui ancora si discute in Regione per il suo futuro, anche la Gaiser ha 48 lavoratori che rischiano ora la cassa integrazione. Il motivo è stato palesato ieri dall’azienda riunita in assise con le organizzazioni sindacali. Sono diversi i Comuni che non hanno rinnovato i contratti per i servizi cimiteriali e per il verde pubblico. Ma il mancato saldo dei debiti ha spinto l’azienda ad andare più in là e così dopo appena un mese è ritornato il problema degli stipendi.
«Lo abbiamo sempre detto che ogni mese siamo da capo – affermano i rappresentanti sindacali – ma nessuno ci ascolta, si risolve il momentaneo e non si pensa mai a lungo termine, tanto a pagarne le spese sono sempre i lavoratori che garantiscono il servizio, ma che devono elemosinare quello che spetta loro ogni mese”. La risposta dell’azienda è stata quella di affidare alle commesse dei comuni i pagamenti degli stipendi. Ma i lavoratori e i loro rappresentanti sindacali non ci stanno e stanno preparando una serie di iniziative per dire ancora una volta no a questo modo di gestire le forze lavoro. “Non possiamo arrivare ogni volta al 27 del mese in questa condizione – prosegue il commento dei rappresentanti sindacali – pertanto ci stiamo organizzando per agire in maniera incisiva sull’azienda e su tutti quei comuni che ancora non pagano”. Ancora due grandi dilemmi per Gaia che non vede la strada per risolvere i problemi economici. Sul fronte termovalorizzatore non resta che attendere il tavolo con Ama per la cessione di Gaia ma ancora non ci sono segnali positivi in questa direzione. “L’unico dato certo – concludono i rappresentanti sindacali presenti all’incontro – è che Ama è tornata a conferire dalla scorsa settimana il Cdr nei termovalorizzatori di Colleferro, pertanto abbiamo scongiurato la Cassa Integrazione per i lavoratori Gaiagest, ma i lavoratori sono davvero stanchi di andare avanti in questo modo. Si deve giungere presto all’epilogo di questa vicenda”.