E’ questo il severo giudizio dell’agenzia internazionale Fitch, che ha abbassato la valutazione del Campidoglio sia per quanto riguarda il bilancio comunale, sia sul fronte della gestione delle aziende collegate al Comune.
In particolare l’agenzia di valutazione finanziaria ha dichiarato diaver ridotto il rating di lungo termine del Comune di Roma da 'AA-' ad 'A+' e quello di breve termine da 'F1+' a ‘F1'. Per quanto riguarda le aziende partecipate il giudizio indica come non sia affatto finita la stagione dei debiti, e come non sia in vista una virtuosa inversione di tendenza.
La decisione riguarda 650 milioni di debito separati dai 6.5 milioni di debito (gestiti dalla struttura commissariale e che hanno una situazione stabile), ma questo debito, spiega Fitch "riflette un persistente stress da liquidità, in parte dovuto alla debolezza del bilancio corrente di Roma, in un contesto di prevista crescita del debito sia del Comune che delle aziende partecipate".
L’unico modo per tornare a migliorare sarebbe, secondo Fitch, portare il debito al di sotto della soglia del 50% dei ricavi operativi e la 10% del margine operativo. Pronta la reazione alla notizia del neo assessore al bilancio Lamanda: "La riduzione del rating evidenzia la necessità di intensificare lo sforzo avviato da Roma Capitale per il risanamento dei conti". Conti penalizzati anche dalle minore entrate provenienti dallo Stato e dalla Regione.
E proprio per questo Lamanda ha sottolineato la necessità di “accelerare gli interventi per la razionalizzazione e il controllo della spesa corrente, di rafforzare il sistema e i processi di riscossione delle entrate di Roma Capitale nonché di proseguire sul sentiero di riduzione dei costi. E sui problemi di alcune aziende partecipate dal Campidoglio, si dovrà accelerare il percorso di risanamento di Atac con l'obiettivo di riportare in equilibrio i conti dell'azienda in analogia con quanto è già stato fatto per Ama che ha chiuso il bilancio 2009".
Ma i numeri non danno pace alla Capitale. E’ di ieri la notizia di uno studio realizzato dal senatore Pd Marco Stradiotto che, su dati del Ministero dell’Interno, analizza il livello di indebitamento dei municipi italiani: se ai primi posti ci sono Torino (3.421 euro a cittadino) e Milano (2.958), Roma li segue a ruota con 2.297 di euro debito a persona. (5web)
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