Evitare una nuova Malagrotta, partire dalla differenziata e soprattutto condividere le scelte del futuro. Questi i cardini del pranzo a tre cui hanno a partecipato oggi il sindaco Alemanno, la presidente della Regione Lazio Polverini e il presidente della Provincia Zingaretti per esaminare il sempre più urgente nodo dei rifiuti nella Capitale.
A margine dell’incontro il presidente Zingaretti ha così commentato: "Mi sembra si sia stabilito il clima corretto affinchè un tema delicatissimo come quello dei rifiuti possa andare avanti. Non bisogna pensare che esistano chissà quali contrapposizioni. Mi auguro che presto inizieranno i lavori per coprire la discarica e realizzarci sopra un grande parco".
"E' molto importante che le istituzioni collaborino per affrontare temi notevoli – ha dichiarato Alemanno. “E sui rifiuti dobbiamo avere risposte rapide ed efficienti per dare garanzie ai cittadini che Malagrotta sarà presto chiusa e ci saranno alcune alternative". Sul nuovo sito il sindaco ha ricordato che "la Regione, con la collaborazione di tutti, deve fare una valutazione esclusivamente tecnica e non un braccio di ferro tra Roma e i Comuni della Provincia, perchè la scelta deve essere ispirata a una valutazione puramente ambientale".
Polverini ha poi detto: "Non abbiamo ancora individuato il sito per la nuova discarica, ma da oggi passiamo alla fase operativa. Il sindaco Alemanno ha ribadito anche oggi che non ha trovato nel Comune di Roma un sito ma ha detto anche che se la Regione lo individua e' disponibile a discuterne". "Ci dobbiamo occupare anche della questione di Gaia – ha ricordato infine Polverini – che ha impianti che sicuramente possono essere impiegati per una maggiore quantità di rifiuti".
Dal canto suo Roma ha in corso una procedura di infrazione da parte dell’Unione europea. E anche per questo oggi l’assessore regionale all’ambiente Di Paolantonio si è recato a Bruxelles a spiegare il piano regionale sui rifiuti, con l’obiettivo di chiudere il prima possibile la procedura.
Proprio ieri infatti, al termine dell’audizione della commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti, Di Paolantonio aveva spiegato il sentiero che la Regione intende seguire: “Il piano regionale rifiuti approvato dalla giunta della Regione Lazio il 19 novembre scorso verrà presentato domani mattina a Bruxelles, anche per tentare di chiudere le infrazioni comunitarie. La Valutazione ambientale strategica sul piano si concluderà il 7 febbraio e contiamo di portarlo all’approvazione del Consiglio regionale tra la primavera e l’estate".
Ma il centro della strategia sarà la riduzione dei rifiuti, contenuta nel piano stesso e che verrà varata tra febbraio e marzo. L’impegno sarà notevole, non solo per i singoli comuni e per le Province (queste ultime saranno stimolate a unificare le procedure di raccolta), ma anche per le casse delle pubbliche amministrazioni, dal momento che a partire dal 2013 bisognerà fare i conti con un sistema tutto nuovo di raccolta, gestione e trattamento dei rifiuti dai costi notevolmente accresciuti.
A questo proposito l’assessore Di Paolantonio ha sottolineato come “Il nuovo piano regionale prevede risorse imponenti sulla raccolta differenziata, oltre 135 milioni di euro tra il 2011 e il 2013 per programmi volti a incrementare la quantità ma anche la qualità della differenziata”. Il tutto per raggiungere “un incremento dal 22 al 65 per cento tra il 2011 e il 2012”.
Resta il punto su come procedere dopo la chiusura di Malagrotta. Per Di Paolantonio è necessario “Stare sereni per almeno un decennio e oltre. Sono contrario ad immaginare soluzioni provvisorie”. La proroga di sei mesi ordinata dalla Polverini contiene un provvedimento sul tritovagliamento dei rifiuti (un pre-trattamento che renderebbe possibile bruciarli come Cdr già a Malagrotta) e la possibilità di creare un Ambito Territoriale Ottimale "unico", per poter trasportare i rifiuti in piccole discariche anche fuori dal comune di appartenenza, ma con l’accordo dei sindaci, e purchè siano vicine al luogo di produzione dei rifiuti. (5web)