È arrivata l’ultima, ennesima tassa dal Comune di Roma. Questa volta si parla di Tari, meglio conosciuta come tassa sui rifiuti. All'aumento, già previsto dal sindaco Alemanno per l'anno 2011, si dovrà aggiungere il pagamento dell'Iva che il Comune aveva trattenuto nel 2010. In soldoni più 10% di quanto pagato l’anno scorso. Tanto, decisamente troppo per una città che fatica a smaltire i rifiuti, che tiene fermi gli impianti Ama a Rocca Cencia e Salario e che con il suo esiguo 19,5 per cento di differenziata è tra i comuni meno virtuosi d’Italia.
Ma è giusto mettere mano alle tasche dei cittadini se la qualità del servizio che si offre non è all’altezza di quanto stabilito dalle leggi nazionali e tantomeno dall’Unione Europea? La direttiva Ue obbligherebbe gli Stati membri ad ammodernare i loro piani di gestione dei rifiuti e a predisporre appositi programmi di prevenzione entro il 2013, oltre che a riciclare il 50% dei rifiuti urbani e il 70% dei rifiuti da costruzione e demolizione entro il 2020. Percentuali lontane anni luce da quelle raggiunte a Roma. Eppure il prelievo fiscale arriva e si aggiunge ai tanti già stabiliti dall’attuale amministrazione di centrodestra.
A testimoniarlo è la voce detrazioni nella busta paga dei lavoratori massacrata da un variegato e composito carnet di tributi oltre all’Irpef più pesante d’Italia. Svetonio diceva che il buon pastore deve tosare le pecore, non scorticarle. Eppure –come sottolinea il capogruppo del PD alla Regione Lazio, Esterino Montino – “in questo inizio 2011 il carnet tasse del Comune presenta l’aumento dell'Irpef comunale (primo prelievo avvenuto con lo stipendio di gennaio), aumento del 10% per la tassa sui rifiuti, tassa su matrimoni, aumento rette asili nido, aumento delle tariffe taxi. Dal primo maggio arriveranno i pedaggi sul Gra e sulla Roma-Fiumicino e con i primi caldi, a giugno, l'aumento del biglietto Atac. Senza dimenticare poi la tassa di soggiorno. Otto aumenti di tasse e tariffe proprio mentre aumenta il numero delle famiglie che non arriva a fine mese. È il sindaco della Capitale – conclude Montino – sembra il protagonista del film 'La Stangata'”.
E anche il segretario del Pd romano, Marco Miccoli è polemico sull’introduzione di una nuova gabella: “Ci chiediamo –ha detto – fino a che punto Alemanno voglia continuare a vessare e ad infierire in questo modo contro i cittadini di Roma”. Sulla vicenda anche il segretario regionale dell’Italia dei Valori Vincenzo Maruccio: “Ama riduca le tariffe per assorbire gli aumenti Iva”. Suggerisce Maruccio che prosegue“La giunta Alemanno si appresta a regalare l'ennesima stangata ai romani, quella dell'imposizione retroattiva della'iva sulle tariffe per la nettezza urbana. E' inaccettabile, specie se commisurata alla qualità del servizio ricevuto."