Bando regolare, affidamento discutibile (3)

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L’emergenza abitativa crea grandi ambasce al comune di roma ed in particolare all’assessore alla casa alfredo antoniozzi. Sfrattati, rom, clandestini, “randagi” di tutti i tipi, insomma gente marginalizzata ed esclusa cui un tetto bisogna pur dare se non altro per non farli bivaccare nelle pubbliche strade e piazze. una incombenza di normale amministrazione per il comune, si badi bene. Così il xiii dipartimento, patrimonio casa e politiche abitative, il 12 ottobre dello scorso anno pubblica un bando per farsi affittare locali arredati e forniti di servizi, non ultimo quello di vigilanza, come centri di prima accoglienza. il suddetto bando rimane affisso come previsto dalla legge sino al 12 novembre 2010 e prevede che, entro il termine delle ore 12 del 12 novembre 2010, i proprietari delle strutture, persone fisiche e giuridiche, potranno far pervenire l’offerta secondo le modalità previste dal bando stesso. tutto regolare e tranquillo se non fosse che le voci corrono e così si viene a sapere che nel frattempo, il 29 ottobre 2010, due settimane prima della chiusura del bando, “il servizio di accoglienza temporanea alloggiativa emergenziale”, viene affidato ad alcuni soggetti senza attendere l’espletamento della gara e l’apertura delle buste con le relative offerte. certo si tratta di fare in fretta, come poi ci hanno detto, e poi, è noto che il comune ha delle responsabilità verso questi emarginati che per ora sciamano da un campo all’altro, da un insediamento abusivo a quello più prossimo ecc. il fatto è che si tratta di fondi disponibili di tutto rilievo.

 

Pensate che fra i fortunati assegnatari “ante bando” vi è proprio una cooperativa sociale, il Consorzio Eriches 29 al quale, baciato dalla fortuna, il Comune paga temporaneamente l’affitto mensile degli appartamenti e relativi servizi per una somma di 120.000 euro. Per dovere di cronaca, ieri abbiamo pubblicato la notizia sul nostro sito Cinquegiorni.it, anche in ragione delle richieste di chiarimento al sindaco e all’assessore Antoniozzi, in merito a tale vicenda, avanzate dai consiglieri capitolini del Pd Dario Nanni e Massiimiliano Valeriani riportate dalle agenzie di stampa. Dal Consorzio Eriches 29 arriva una smentita del seguente tenore: «S’informa l’estensore dell’articolo “gl” che l’affidamento effettuato al Consorzio Eriches 29 è provvisorio e mirava ad accelerare l’accoglienza di nuclei familiari fragili nelle more dell’espletamento della gara in oggetto; per tale ragione si è attivata la procedura negoziata ai sensi dell’art. 57 – comma 2 (somma urgenza) lett. C del D. Lgs. 163/2006 cui il Consorzio ha avuto possibilità di accedere in quanto iscritto sia al Ruc (Registro Unico Cittadino), sia all’Elenco Speciale Cooperative Sociali “B” (previsto dalla Delibera Giunta 124/2009) entrambi istituiti presso il V Dipartimento; infine perché all’epoca della procedura aveva nella propria disponibilità immobili residenziali. Per i nuclei familiari ospitati, la procedura negoziata è stata una pronta risposta all’emergenza senza che attendessero l’espletamento della gara, scelta lungimirante in quanto ancora in essere ».

 

La vicenda potrebbe chiudersi qui se non fosse che il sindaco e l’assessore sono stati chiamati a rispondere, ma soprattutto per alcuni dubbi che la precisazione del consorzio Eriches 29 lascia a chi scrive. Intanto perché non si comprende quali siano questi motivi di “somma urgenza citati”, decine di famiglie all’addiaccio ad esempio per eventi naturali imprevedibili quali terremoti, alluvioni ecc. Infatti le procedure per l’affidamento diretto dati i motivi “di somma urgenza” decorrono dal momento dell’evento imprevedibile, nè ci risulta che il 29 ottobre dello scorso anno data dell’affidamento si siano verificati eventi di tal genere. Tanto più che se così fosse la competenza nell’immediato ricadrebbe sulla Protezione Civile e solo in un secondo tempo sul dipartimento che deve risolvere la questione abitativa. Allora sì, sarebbe “misura strettamente necessaria quando l’estrema urgenza risulterebbe da eventi imprevedibili, non imputabili alla stazione appaltante” (in questo caso il Comune ndr) non compatibile con i tempi del bando. Considerato che questi eventi imprevedibili e le loro conseguenze sociali non risultano evidenti, resta anche il fatto che il dipartimento disponeva di diverse proposte “protocollate”. Cioè di un elenco di soggetti disponibili fra i quali, ed è un dato di fatto, è stata scelta proprio la Eriches 29. Ma non finisce qui perché in un comunicato che riportiamo integralmente l’assessore Antoniozzi scrive successivamente: «Invito i colleghi dell’opposizione a documentarsi meglio prima di rincorrere, o più probabilmente, imbeccare giornalisti amici con notizie false.

 

La questione dei residence destinati a centri di prima accoglienza è semplice e allo stesso tempo trasparente. Dei 21 residence utilizzati dal Campidoglio, 13 sono di proprietà di privati che hanno contratti, firmati dalla precedente Amministrazione, che scadranno tra il 2012 e il 2014. Gli altri 8 appartengono all’Arciconfraternita. Tre di questi sono utilizzati da rifugiati politici e i contratti scadranno nel 2012. I restanti 5 sono utilizzati da nuclei familiari in stato di emergenza alloggiativa: questi contratti scadevano il 31 dicembre 2010. L’Amministrazione il 12 ottobre scorso ha pubblicato un bando pubblico, scaduto il 12 novembre e il cui scopo era quello di reperire altri residence. Nel frattempo, per evitare di mettere in strada le famiglie ospitate, è stato prorogato fino al 31 marzo prossimo, quindi per appena tre mesi, l’affitto dei 5 residence. La gara si è conclusa regolarmente ma nessuna delle offerte ricevute è stata ritenuta ammissibile rispetto ai criteri dettati dal bando. A breve l’Amministrazione provvederà a emettere un altro bando. La cooperativa Eriches 29, di cui si parla nell’articolo, non ha nulla a che vedere con il bando di reperimento dei residence a cui ha regolarmente partecipato. La Eriches 29 è la cooperativa, trasformatasi col tempo nella sua ragione sociale, a cui l’amministrazione Veltroni nel 2006 affidò 35 nuclei familiari sgomberati dal Laurentino 38, che si occupa dell’accoglienza e dell’assistenza di queste famiglie ospitate ancora attualmente in un albergo di Anzio». Tutto chiaro allora? Sì, se non fosse che l’assessore si riferisce ad altro rispetto a quanto rivelato dai “giornalisti amici imbeccati”. Infatti ci risulta che gli immobili della Eriches dei quali stiamo parlando non siano quelli indicati da Antoniozzi, ma bensì quelli siti a Tor Tre Teste. Mentre l’assessore parla di immobili siti ad Anzio. In ogni caso, Veltroni o no, non riusciamo ancora a cogliere i motivi di “estrema urgenza” che giustificano l’affidamento straordinario dell’ottobre scorso al consorzio Eriches 29. Affidamento non confermato dall’assessore, ma pubblicamente dichiarato nel comunicato dal Consorzio.

 

Giuliano Longo (gl)

 

 

 

 

 

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