Tanto rumor per nulla? Pare proprio di no. Venerdì scorso il nostro sito Cinquegiorni.it dava in anteprima la notizia dell'affidamento al consorzio Eriches 29 dell'accoglienza per nuclei famigliari fragili in appartamenti arredati e sorvegliati, per la somma di 120.000 euro mese, nonostante il 12 ottobre scorso per analogo affidamento fosse stato istituito un regolare bando di gara. Successivamente lo stesso consorzio con una nota da noi riportata integralmente sabato scorso, ci segnalava trattarsi 'di affidamento' temporaneo' per motivi di somma urgenza a fronte di una immediata disponibilità degli immobili. Sulla vicenda partiva un'interrogazione del consigliere del PD Dario Nanni al quale indirettamente rispondeva l'assessore capitolino alla casa Alfredo Antoniozzi che spiegava in un comunicato, anche questa volta riportato integralmente, tutta la storia dei residence destinati alla prima accoglienza e la loro distribuzione fra i vari soggetti, cooperative o meno, interessati. L'assessore spiegava inoltre che il bando era scaduto senza che fosse stata presentata qualche offerta ammissibile spiegandoci ancora che la Eriches non aveva nulla a che vedere con il bando citato e ci raccontava che il suddetto consorzio, proprio per la sua specializzazione nella prima accoglienza, già con Veltroni si vide affidati 35 nuclei famigliari. Messaggio obliquo per segnalare che il consorzio Eriches godeva già dei favori della precedente amministrazione, ma che era un pò come rispondere alla domanda "dove vai?" con "porto pesci". Immancabile la citazione sui giornalisti «imbeccati» (cioè noi), mentre generalmente il Campidoglio si limita a passare le 'veline' ai giornali amici in modo tale che i colleghi nemmeno si sforzino a scrivere. Aspettiamo ancora la risposta dell'assessore in merito ad un nostro preciso quesito: quali i motivi di somma urgenza che hanno indotto il Comune ad affidare, sia pur temporaneamente, quel consorzio, tanto più che il bando di ottobre non è andato a buon fine? Il consorzio Eriches e l'assessore parlano di famiglie in mezzo ad una strada, di emergenza alloggiativa. E allora, perché ad una nostra verifica campione risulta che dei 12 appartamenti siti a Tor Tre Teste, dei 40 resi complessivamente disponibili da Eriches per il Comune, solo quattro siano occupati, o almeno lo erano sino a lunedì scorso? Lungi da noi, ed i lettori lo sanno bene, l'idea di contestare i fini umanitari di qualsivoglia amministrazione, soprattutto in una città, come la nostra, dove l'emarginazione è in continua crescita, ma vorremmo che emergenza facesse rima con trasparenza, visto che in Italia sulle varie emergenze si è costruito un sistema di illegalità diffusa.
Giuliano Longo