Sperperi per consulenze alla Asl Rm C

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Mentre la Regione taglia le risorse per la Sanità con un Piano del rientro del debito fatto di lacrime e sangue e si chiude il Cto della Garbatella, che negli anni d’oro faceva il paio con il Rizzoli di Bologna come qualità, pare che la stessa Asl C  (VI, IX, XI e XIImunicipio), dacui dipende questo nosocomio, come il Santa Lucia  e il Sant’Eugenio,  sia molto disattenta in fatto di incarichi esterni. Una “disattenzione documentata” grazie al materiale di cui sono entrati in possesso  ieri sia “Cinque Giorni”, che  “Affaritaliani.it”, testata online che li ha prontamente pubblicati sul suo sito. Una storia che  vogliamo chiarire al meglio.

 A dicembre 2010 il direttore regionale vicario della Sanità, Luca Casertano,  dopo una lettera di protesta della Fials(Federazione Italiana Autonomi Lavoratori Sanità), scriveva  alla direzione dell’Asl RmC, ponendo l’attenzione sulla necessità del riutilizzo delle professionalità interne nel ricoprire gli incarichi scoperti. Tutto dopo una serie di delibere firmate dallo stesso professor Paolo Palombo, direttore generale  per una serie di consulenze. Come la n. 947, per la proroga del contratto di collaborazione del dottor Marco Quarta, o la n. 949, per il “Rag.  A.M.”. Ma pure la n. 962,  per un “incarico di prestazione professionale per il sig. G.G.”. Tutte in data 2 novembre 2010. Oppure la n. 1184 del 30 dicembre 2010, per la “prosecuzione del rapporto per il dott. Piergiorgio Tupini”, sempre nell'Area Giuridico Amministrativa.Ma chi sono questi professionisti di cui non si poteva fare a meno, come sollecitato dalla Regione e dalla Fials?

Il ragioniere Alan Melandri (AM) è un consulente che lavora nell'Area Giuridico Amministrativa dal 2006 e pare costi oltre i 100 mila euro l'anno. Il signor Giuseppe Guastamacchia (GG), “esperto di acquisizione di beni e servizi”,è un ex dipendente che ha avuto un contratto di consulenza (pare al terzo rinnovo) per circa 11mila euro, fino al 28 febbbraio 2011 (tre mesi).  Più modesta l’entità dello stipendio di 39mila euro/annui lordi del dottor Marco Quarta, informatico (già co.co.co.) che  ha digitalizzato il sistema di comunicazione telefonica della Asl ma non si è riusciti ad assumerlo a tempo indeterminato. Il dott. Piergiorgio Tupini, un dirigente esperto della sanità romana,per sei mesi di consulenza dovrebbe prendere sui 23 mila euro.

Ma qualcosa hanno saputo fare nell’Asl C per riutilizzare il personale a disposizione. Neanche due anni fa scoppiò lo scandalo nella sanità romana in cui furonoarrestate nove persone tra dirigenti e imprenditori. L’accusa: corruzione, falso ideologico etruffa ai danni del Servizio Sanitario Regionale. Una truffa da 5 milioni di euro. Tra gli arrestati anche Francesco Pacilio, responsabile dell’ufficio tecnico della Asl Rm C (fu  parte lesa), che rimase agli arresti domiciliari per molto tempo. Non fu licenziato, ma trasferito al Sisp (Servizio d’Igiene e Sanità Pubblica), presso il Dipartimento di Prevenzione. Oggi, con l’ordine di servizio n.10 del 15/02/2011 (prot.C/10343), viene ricollocato come “collaboratore amministrativo professionale esperto” all’Uoc-Tecnica e Manutentiva. Se non è un’Asl con la memoria corta, almeno è molto distratta. 

 

Maurizio Ceccaioni

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