I silenzi di Alemanno e delle gerarchie ecclesiastiche

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Il processo penale a carico di don Ruggero Conti – chiamarlo ancora “don” mi viene naturale, quasi una forma di rispetto per l’abito immeritatamente indossato dal signor Conti – ha rappresentato un enorme impegno da parte dell’Associazione La Caramella Buona Onlus. Per circa due anni siamo stati costantemente presenti, anche per oltre nove ore consecutive, in quell’aula del Tribunale di Roma dove il 3 marzo scorso i Giudici hanno ridato dignità alle numerose vittime dell’ex parroco di Selva Candida. La stampa internazionale ha parlato di condanna esemplare, i sostenitori del sacerdote, ancora oggi incapaci di affrontare la verità a loro scomoda, urlano al complotto augurando “giustizia divina” , una sorta di squallida fatwa islamica che certo non piacerebbe a Gesù Cristo, altra vittima innominata di un suo uomo che non curava le anime ma le uccideva rapinando i ragazzini della loro ingenuità. Ma cosa ci svela in realtà questo eclatante caso di Ruggero Conti condannato per abusi su minori e induzione alla prostituzione? Che esistono preti pedofili anche in Italia? Questo lo sanno tutti, suvvia ! Ben altro rappresenta questa condanna e sono le terribili complicità di varie persone.  Il Vescovo monsignor Gino Reali, colui che accompagna il Papa in aeroporto a Fiumicino: una figura imbarazzante a dir poco, un prelato che sapeva e ha taciuto per anni, anzi ha continuato a tacere pure quando ascoltato in udienza. Un Vescovo recidivo, perché già a metà anni duemila aveva “raccomandato” e trasferito a Madrid un prete indagato per pedofilia. Monsignor Charles Scicluna, promotore di giustizia della Congregazione della Dottrina della Fede, l’ultima autorità vaticana a cui noi de La Caramella Buona ci siamo rivolti per chiedere aiuto e sostegno e dalla quale invece siamo stati accusati di non aver voluto collaborare. Il Sant’Uffizio ! Passando per un Cardinale insignificante nel dare consigli, un Vescovo che ha tradito la stima e l’amicizia che ci legava pur di difendere un suo “collega”, un Sottosegretario della CEI che non rispondeva più alle nostre mail. Padre Federico Lombardi, portavoce del Papa, di lei mantengo grande stima e rispetto: quante volte ho chiesto la sua attenzione dopo averle parlato del parroco romano!Ma credo di aver compreso il suo imbarazzo, travolto dal clamore mediatico degli scandali sessuali internazionali nella Chiesa. Monsignor Domenico Pompili, portavoce della CEI, che dichiara ai giornali “questo è il primo grado poi si vedrà” e si guarda bene dallo spendere una parola di solidarietà alle vittime. Un altro Don, tale Fortunato di Noto, a lui che si è permesso di divulgare agli avvocati difensori del pedofilo una mia mail riservata, dico che dovrebbe ora vergognarsi di affermazioni gravi in difesa del pedofilo, rilasciate alla stampa i giorni seguenti l’arresto di Conti. A tale Farina Renato, una volta pare conosciuto come “agente betulla” e radiato dall’ordine dei giornalisti, poi finito in parlamento come “onorevole”, chiedo dove sono le “prove certe” dell’innocenza del suo amico Ruggero. Cosa dire del Sindaco Gianni Alemanno? Non abbiamo mai avuto il piacere di incontrarlo, malgrado le insistenti richieste di appuntamento che da due anni gli rivolgiamo. Volevamo parlare, capire, approfondire e dimostrarci pronti a collaborare con la città di Roma, per contribuire a renderla più sicura per i nostri bambini. Certo non per accusarlo di superficialità nell’essersi messo al fianco il consulente signor Ruggero Conti. Non poteva sapere, il sindaco. Lui, l’amato “Ruggi”, era potente, carismatico, frequentato da politici romani, un manager ancor prima che sacerdote, come l’ha definito un suo ex viceparroco tedesco. Il caso don Conti apre, deve aprire coraggiosamente le riflessioni e le indagini giudiziarie sulle complicità di tanti. E che nessuno si permetta ancora di accusare noi tutti, difensori della Verità e della Giustizia, come complottisti, anticlericali, incapaci professionalmente. Vergognatevi e confessate i vostri peccati! In attesa che il Cardinale Bagnasco risponda dopo un anno ad una nostra lettera dove accenniamo ad altri casi di abusi, salutiamo sapendo che il Signore avrà pietà, lui sì, dei criminali che si nascondono sotto un abito talare.

 

 

Roberto Mirabile

presidente La Caramella Buona Onlus

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