Può dispiacere a qualcuno, ma spetta al cronista segnalare che oltre a Napolitano nel corso delle celebrazioni per il 150° gli applausi più frequenti sono stati indirizzati a Nicola Zingaretti e Renata Polverini. Parlando poi ai giornalisti il presidente della Provincia non ha lesinato le critiche alla Lega Nord, alla quale gli italiani stanno oggi lanciando un segnale ben preciso: «Gli italiani stanno dicendo "giù le mani dal nostro Paese"».
Zingaretti, che ieri ha preso parte con Renata Polverini alla visita presso il Museo della Repubblica romana e della Memoria garibaldina, ha ricordato che l'Italia è fatta da un popolo «che vuole affrontare il futuro cambiando il Paese ma non distruggendolo». Ecco la ragione per cui questi italiani «criticano chi fa del punto della distruzione dell'Italia uno dei punti identitari del proprio agire».
«Questo è un giorno che sta unendo l'Italia – ha aggiunto – poi c'è sempre qualcuno che addirittura chiede voti per distruggere l'Italia e, quindi, non ci dobbiamo stupire se poi coloro che amano il nostro Paese a volte si arrabbiano». «La cosa straordinaria di oggi – ha concluso – è che quello che sta prevalendo è il rispetto per la memoria, perchè chi non ha memoria è malato e un Paese che non ha memoria è, dunque, un Paese malato».