Sembra che Atac non voglia lasciare le pagine dei giornali e voglia continuare a far parlare di sè, non sempre bene. Questa volta a far notizia è un gruppo di dipendenti che vengono selezionati per un concorso interno nella categoria di macchinisti. A denunciarlo in una nota è Massimiliano Valeriani, presidente commissione Controllo e Garanzia del Comune di Roma.
Già selezionati in 37 iniziano e frequentano da mesi un corso di preparazione, fuori dall’orario di lavoro e a loro spese. Hanno tutti già fatto la visita medica prevista, ma l’azienda non chiude l’iter. Il tempo passa fino a far scadere i tempi di validità della visita fatta. Allora l’azienda convoca nuovamente tutti a visita medica per il 5, 6 e 7 aprile e comunica loro che dovranno provvedere da soli a pagarela visita per la modica cifra di 480 euro. Alla domanda di uno degli aspiranti macchinisti «ma questi soldi Atac ce li restituirà?» è stato risposto: «Sicuramente, ma non contestualmente».
A cosa si deve queste approssimazione e confusione? Si vuole ulteriormente introdurre un meccanismo di selezione? Si vuole far abbandonare il concorso o ridurre il numero dei posti? Oppure – conclude Valeriani – è solamente incapacità gestionale, drammaticamente evidente, ormai per ogni semplice attività di un’Azienda che la destra ha ridotto allo sbando?