Il Campidoglio dovrà programmare una manovra da 388 milioni di euro, a fronte di minori entrate per 284,90 milioni (di cui 152 milioni di tagli di trasferimenti statali) e maggiori spese per 103 milioni di euro.
La manovra, come illustrato in un documento del Campidoglio diffuso giovedì alle parti sociali , sarà affrontata per 291 facendo leva sulla gestione delle entrate e per 97,26 milioni attraverso tagli alle spese. Entrando nel dettaglio delle entrate, il Campidoglio effettuerà una manovra volta a recuperare 291,31 milioni di euro facendo leva sull'applicazione della tassa di soggiorno (71,30 milioni), il recupero dell'evasione e le maggiori entrate derivanti dall'Ici (24,89 milioni). Maggiori entrate tributarie (6 milioni), maggiori previsioni di entrata per contravvenzioni (2,1 milioni), Bucalossi (37,87 milioni), condono edilizio (19,86 milioni), maggiori utili da società controllate (78,66 milioni), contributo straordinario (7 milioni), altre entrate (43,63 milioni). Sul versante della gestione delle spese, il Campidoglio, secondo i dati contenuti nella bozza diffusa, conta di attuare una razionalizzazione della spesa per beni e servizi pari a 70 milioni e una razionalizzazione per personale e Irap di 27 milioni. In totale i tagli alle spese sono pari a 97 milioni.
Un incontro pervaso da un ottimismo che non ha convinto soprattutto i presidenti dei municipi in mano alla sinistra. Già l'assessore al bilancio Carmine Lamanda per quanto riguarda le entrate si era dichiarato ottimista definendo prudenziali al ribasso le previsioni sulle entrate. «Sono del tutto prudenziali» ha detto al termine della riunione ad esempio che l'entrata sul contributo di soggiorno è stimata in 71 milioni, ma potrebbe superiore. Lamanda si è detto poi soddisfatto bilancio che tiene indenni i cittadini dalle forti riduzioni che sono conseguenza della finanza pubblica del nostro Paese. Alemanno ha invece annunciato ai presidenti sono stati reperiti 170 milioni di euro di residui passivi nel bilancio comunale che sono stati rimessi in campo per la manutenzione delle strade e delle scuole. Anche se, come osserva l'opposizione i residui passivi si riferiscono alle somme impegnate e non pagate alla fine dell’esercizio precedente.
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