“In questa fase di collasso economico e istituzionale, aumentare il costo dei biglietti da 1 a 1,50 euro – a fronte della scarsezza e dell'inadeguatezza dei servizi in termini qualitativi e quantitativi – è un’operazione sbagliata che, come al solito, andrà a colpire le fasce deboli della società, i pendolari, gli studenti che utilizzano l’autobus come mezzo di trasporto per recarsi al lavoro o a scuola. Non solo: la disdetta di Atac al consorzio Metrebus porterà ai pendolari nuovi disagi costringendoli a munirsi di un biglietto per ogni tratta percorsa anziché di un unico biglietto o abbonamento". Questo il duro giudizio, affidato ad una nota congiunta, di Claudio Di Berardino, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio, Mario Bertone, segretario della Cisl di Roma e Luigi Scardaone, segretario generale della Uil di Roma e del Lazio.
"Nel confronto che si aprirà domani con le categorie dei trasporti – si legge nella nota – invitiamo Atac ad assumere un atteggiamento responsabile e richiediamo l’apertura urgente di un tavolo di confronto con le istituzioni locali per accelerare la procedura di razionalizzazione del trasporto pubblico locale attraverso la creazione di un gestore unico e di un polo unico di manutenzione". "Riteniamo inoltre ormai improcrastinabile – si conclude la nota – l’avvio in Campidoglio dei confronti sulle situazioni aziendali e sulle prospettive delle imprese dei servizi pubblici locali in un quadro di stabili relazioni sindacali che devono essere ancora definite".