Legacoopsociali e Agci Solidarietà hanno celebrato ieri i venti anni della legge 381 del 1991 che disciplina e garantisce le cooperative sociali. L'evento dal titolo “La nuova Italia è sociale” si è svolto al teatro Capranica. Le due organizzazioni, che contano oltre 3mila associate e 130mila lavoratori assunti stabilmente, hanno accolto i rappresentanti delle istituzioni, del terzo settore, della cultura e dello spettacolo. Sono intervenuti il sindaco di Roma Gianni Alemanno, i presidenti di Legacoop e Agci Giuliano Poletti e Rosario Altieri, i presidenti di Legacoopsociali e Agci Solidarietà Paola Menetti e Eugenio De Crescenzo e il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti.
Numerosi gli interventi e le testimonianze su questi 20 anni di cooperazione sociale: cura delle persone, assistenza ad anziani e disabili, reinserimento lavorativo delle fasce sociali svantaggiate, accompagnamento di minori e immigrati e progetti per la prima infanzia. Intervenendo al convegno Zingaretti ha affermato che il diritto dei cittadini non può essere mai considerato un costo e quindi è necessaria un'offensiva culturale, «altrimenti il nuovo welfare di cui ha bisogno il Paese non avrà né la forza né l'autorevolezza per affermarsi come pilastro di una nuova e moderna Italia, più giusta e solidale». In tema di solidarietà e cooperazione secondo Zingaretti è importante che lo Stato deleghi i suoi compiti, ma senza sparire nella gestione degli stessi. «E' fondamentale – ha aggiunto – che si vada oltre il protagonismo della politica e delle istituzioni e si punti alla partecipazione degli attori della società, i quali devono avere chiaro che l'obiettivo finale è la possibilità di competere nel mondo evitando che i diritti primari siano un lusso». «Per questo penso – ha concluso – a uno Stato "caldo" che non rinuncia a un suo ruolo, che delega ma che continua a svolgere nel miglior modo le sue funzioni e che si preoccupa di rispondere ai bisogni individuali dei cittadini».