"Nella Capitale torna a tirare una brutta aria: dopo la pausa per pioggia negli ultimi tre giorni, infatti, le concentrazioni di PM10 nell'aria sono andate aumentando” è la preoccupata dichiarazione di Legambiente Lazio. Secondo l'associazione ambientalista, nella giornata di venerdì 25, cinque centraline “hanno registrato valori superiori al limite, sabato 26 e domenica 27 in ben nove punti di monitoraggio sono stati rilevati sforamenti oltre la soglia critica dei 50 microgrammi per metro cubo”.
Una situazione che da Legambiente definiscono preoccupante e che “è destinata a peggiorare nei prossimi giorni, come si evince dalle previsioni modellistiche dell'Arpa Lazio, che per le giornate di domani, martedì 29 e dopodomani, mercoledì 30, prevedono concentrazioni altissime di particolato nell'aria, con picchi compresi tra i 50 e i 150 microgrammi per metro cubo un po' ovunque (in allegato le medie previste per i prossimi giorni). E così, secondo il nuovo Piano anti-traffico del Comune di Roma, entro domattina si dovrebbe decidere se adottare o meno le targhe alterne per le giornate di mercoledì 30 e giovedì 1° dicembre, una decisione che, vista la situazione, crediamo sia inevitabile".
Per Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, “con questo smog la salute dei cittadini corre seri rischi, le targhe alterne vanno subito previste così come nuovi blocchi totali della circolazione, ma serve più coraggio da parte del Comune nelle scelte per la limitazione del traffico privato. Nei giorni successivi ai picchi, aumentano ricoveri ospedalieri e morti, è una situazione inaccettabile che va fermata con tutti i mezzi possibili. Il Comune di Roma deve fermare i pullman nel centro, aumentare il costo della sosta tariffata piuttosto che quello dell'autobus e ridurre le strisce bianche, fare nuove corsie preferenziali per il trasporto pubblico ed estendere la ZTL fino alle 21 tutti i giorni e nel week end fino alle 3 di notte. Il Sindaco Alemanno ha il dovere e l'obbligo di intervenire, per tutelare la salute dei cittadini della quale è responsabile servono azioni concrete per fermare le auto private e a favore del trasporto pubblico, piuttosto che piani futuribili”.
Non va meglio nella provincia di Roma: risulta fortemente compromessa l'aria di Colleferro, dove negli ultimi 4 giorni il limite è stato costantemente superato, quella di Ciampino e Guidonia. “Stiamo respirando polveri sottili a livelli altissimi, pericolose per la vita delle persone, servono misure antitraffico coordinate in tutto il Lazio e nuovi fondi della Regione -afferma Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio.- I dati delle centraline confermano un serio allarme smog, la situazione dell'inquinamento atmosferico è tutt'altro che sotto controllo e la salute dei cittadini ne sta risentendo. Servono nuove azioni concrete e coordinate a livello regionale, chiediamo ai Comuni del Lazio di farsi promotori con noi della richiesta di interventi da attuarsi contestualmente a Roma e in tutto il Lazio”.