Lunedì, con una conferenza stampa all’aeroporto di Fiumicino il sindaco Gianni Alemanno ha presentato “Roma si mette in luce”, primo appuntamento della manifestazione dal titolo “L’Italia si accende”. L’idea è di accogliere con un particolare benvenuto i cittadini e i turisti in arrivo, nell’anno dei festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia e del 50° anniversario dell’aeroporto, mentre inedite scenografie luminose nelle vie del centro storico accoglieranno e sorprenderanno chi trascorrerà le vacanze natalizie nella Città Eterna. Ma il Natale non è solo luci e decorazioni, servono anche e soprattutto degli interventi per la mobilità che permettano a chi abita in periferia o a chi viene da fuori Roma di raggiungere il centro per godere della nuova illuminazione e fare gli acquisti in maniera ecosostenibile.
Quest’anno però la messa a punto del piano per la mobilità durante le feste procede a rilento. A oggi, l’unica cosa data per certa di un piano che dovrà essere operativo tra 9 giorni è il ritorno ad un’unica navetta “shopping” invece delle tre dell’anno scorso. Nulla di definito invece sui potenziamenti delle linee periferiche, che invece dovrebbero essere il centro di un piano che consente di lasciare a casa auto e moto. L’anno scorso, le linee potenziate erano 7 nei giorni feriali e 14 nei festivi, ma quest’anno gestire i potenziamenti potrebbe essere un problema per Atac, specie se i tempi per predisporli continueranno ad accorciarsi. Molte delle risorse aggiuntive dell’azienda del Trasporto Pubblico Romano sono impegnate da mesi nel servizio sostitutivo serale della Linea A della metropolitana, che chiude alle 21, e una sospensione dei lavori per un mese sembra essere difficile.
Con circa 100.000 chilometri di servizio sostitutivo al mese da percorrere, e con una catena di comando che impedisce ad Atac di rivedere le frequenze di servizio su linee sottoutilizzate, sarà quasi impossibile per Atac trovare autobus e autisti per potenziare le linee, e i romani dovranno come al solito subire il danno della Metro A chiusa alle 21 durante le feste e la beffa di un servizio aggiuntivo inesistente. Salvo che l’Assessorato alla Mobilità e Roma Servizi per la Mobilità non stiano pensando a una soluzione diversa e dirompente: affidare i potenziamenti e le navette ai privati di Roma Tpl, che così per la prima volta riuscirebbero a sbarcare nel centro storico della Capitale.
Valerio Fiorentino