"Il comma 8 dell’art. 34 della manovra non comprende i tassisti tra le categoria escluse dalle liberalizzazioni e ci sorprende che il Sindaco di Roma Capitale lanci messaggi tranquillizzanti a una categoria che ancora una volta si trova a vivere l’incubo della deregolamentazione selvaggia del mercato”. Queste le parole di Loreno Bittarelli, presidente della cooperativa taxi 3570 e dell'Unione radiotaxi d'Italia, rivolte pubblicamente al primo cittadino, suo vecchio alleato.
“Ancor più sorprendente, poi, – ha proseguito Bittarelli – è il fatto che il Sindaco individui nelle Cooperative i beneficiari delle liberalizzazioni, anziché nella grande industria che dal 2006 le sta chiedendo, ed imponendo, a tutti i governi che si sono succeduti. Evidentemente, a forza di frequentare i potentati economici e finanziari della Capitale il Sindaco ha dimenticato totalmente i valori del lavoro e dell’uomo a cui si ispirava la destra sociale da cui proveniva”. “Non è questo il Sindaco che i tassisti hanno votato – ha concluso il presidente di Uritaxi – e non è questa la destra che Roma meritava di avere al governo. Sappia il Sindaco che alla prossima tornata elettorale, i voti se li dovrà andare a cercare in Confindustria e non tra il popolo dei lavoratori a cui i tassisti appartengono".