Salirà ancora il prezzo della benzina

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Dal primo gennaio  l'aumento del prezzo di vendita sarà di altri 3,1 centesimi di euro al litro. Il prezzo dei carburanti purtroppo salirà ancora. La scelta compiuta dalla Regione Lazio in sede di approvazione della manovra di bilancio 2012 al pari di quella operata da altre Regioni del Paese, ha aumentato il carico fiscale sulla benzina di 3,1 centesimi litro (2,58 + Iva) con decorrenza dal primo gennaio 2012. Il calcolo è stato effettuato  dalla Confesercenti, per la quale adottare l'imposta sulla benzina determina un aumento del prezzo di vendita dovuto dal soggetto consumatore, riscossa e versata dal soggetto erogatore secondo modalità definite dalla stessa Regione.  

Sorprende, aggiungono le organizzazioni dei gestori, che con estrema leggerezza e senza cognizione normativa, fonti istituzionali affermino, a mezzo stampa, che tale imposta possa gravare su soggetti diversi dall'automobilista. Compagnie petrolifere e gestori degli impianti di distribuzione carburanti svolgeranno una funzione di mera riscossione per conto della Regione Lazio, senza trarne alcun beneficio, ma anzi, facendosi carico dei maggiori oneri e dei rischi che ciò comporta.  Pertanto Faib e Fegica, pur prendendo atto delle gravi difficoltà economiche e finanziarie che sta attraversando il Paese, non possono esimersi dall'osservare che sia il Governo Nazionale e ora anche il Lazio, abbiano deciso di adottare un maggiore prelievo fiscale sui carburanti in misura tanto massiccia da determinare aumenti complessivi di oltre 13 centesimi al litro sulla benzina in un arco temporale brevissimo. Un maggiore onere a carico di consumatori e sistema delle imprese del settore che secondo Confesercenti rischia di scatenare aumenti di tutti i prezzi delle merci amplificando la recessione ormai in atto con un aumento ulteriore dell'inflazione.    

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