C’è la maggioranza in commissione urbanistica, ma è degli oppositori

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Molte importanti decisioni per il futuro urbanistico della città passano dalla VIII Commissione consiliare di Roma Capitale attualmente impegnata nell'esame di alcune importanti delibere, circa 40, che dovranno presto andare al voto del Consiglio. Di alcune particolarmente importanti abbiamo già scritto: abbattimento dei mercati di via Antonelli, Chiana e Magna Grecia (delibera CAM),  riqualificazione del complesso di via del Gambero e dell'area già Nuova Fiorentini a Pietralata o dell'ex Velodromo. Delibere che suscitano dubbi e perplessità anche fra esperti urbanisti. Si va diffondendo una sorta di sindrome o iperattivismo del mattone che  potrà favorire l'occupazione solo  negli anni a venire con l'apertura di nuovi cantieri, ma che strumentalmente si manifesta  a poco più di un anno dalle elezioni amministrative.

Pare quasi che nella metropoli, attanagliata dalla crisi siano più importanti gli interessi immobiliari e speculativi che non le misure di sostegno sociale alle fasce più deboli ed al ceto medio impoverito. L'inganno delle più recenti e risibili affermazioni del Sindaco su una immaginaria ripresa che nel 2012 dovrebbe partire proprio da Roma, non possono far velo alla sostanza di una logica spartitoria che sembra coinvolgere anche  l’opposizione  ormai ingabbiata  dagli interessi speculativi.  Basta guardare alla composizione stessa  della Commissione Urbanistica: Rocco Belfronte (U.d.C.); Andrea De Priamo (Il Popolo della Libertà); Marco Di Cosimo (Il Popolo della Libertà); Antonio Gazzellone (Il Popolo della Libertà); Dario Nanni (Partito Democratico); Francesco Maria Orsi (Il Popolo della Libertà; Dario Rossin (La Destra); Francesco Smedile (U.d.C.); Antonio Stampete (Partito Democratico); Giordano Tredicine (Il Popolo della Libertà); Paolo Voltaggio (U.d.C.);Gianfranco Zambelli (Partito Democratico). Laddove è evidente che l'opposizione è in netta maggioranza nella commissione.

Se a ciò si aggiunge che il  Consiglio ormai viene riunito solo in seconda convocazione, dove  è sufficiente  la maggioranza dei presenti più uno per l'approvazione delle varie misure, è inevitabile  qualche “aiutino”  degli oppositori per sostenere la traballante maggioranza di Alemanno, come avvenuto per un paio di delibere di inizio agosto. Una strana comunità di intenti che proprio sull'urbanistica si giustifica solo con accordi trasversali e sotterranei. Altrimenti ben difficilmente Alemanno riuscirebbe ad imporre la sua linea della cementificazione per garantirsi il decisivo sostegno dei costruttori, mentre “Roma brucia” nella sicurezza delle periferie, nei servizi e nel disagio crescente.

Giuliano Longo

 

 

 

Francesco Smedile

Francesco Maria Orsi

 

 

 

 

 

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