"Dal 1 gennaio 2012 il quotidiano Liberazione non è più in edicola. La società proprietaria della testata, la MRC, ha deciso la cessazione delle pubblicazioni su carta, ripiegando su quella on line e sulla possibilità di scaricare un formato pdf stampabile dal singolo lettore. La decisione di interrompere immediatamente le pubblicazioni – determinata dalla carenza di risorse economiche derivata dal taglio al fondo per l’editoria – pone una duplice, grave problematica." Così in una nota Roberto Giordano, segretario CGIL di Roma e del Lazio e Massimo Luciani, segretario SLC CGIL di Roma e del Lazio.
"In primo luogo – specificano Giordano e Luciani – si pone un problema di natura occupazionale e la necessità di individuare percorsi che consentano soluzioni eque e condivise, tanto per i lavoratori poligrafici, che per i giornalisti. In secondo luogo, non possiamo esimerci dal sottolineare che la chiusura indotta di un giornale (vero) rappresenterebbe una sconfitta cocente per l’intera democrazia del Paese e per lo stesso dettato costituzionale, soprattutto perché essa potrebbe rappresentare la prima di una lunga serie."
"Facciamo appello pertanto, alle forze democratiche, politiche e istituzionali del Lazio, – concludono Giordano e Luciani – affinché esercitino nei confronti del governo, le pressioni adeguate per integrare immediatamente il fondo per l’editoria (decurtato, nel corso della legislatura, di oltre 9/10), in modo congruo e con tempi certi, ed alla società MRC di rendersi disponibile a trattare con le Organizzazioni sindacali e le RSU per trovare le soluzioni più adeguate alla tutela dei lavoratori ed al rilancio del giornale."