“La situazione dei Pronto Soccorso degli ospedali della Capitale rischia di andare fuori controllo con gravi ripercussioni sul diritto alla salute dei romani”. È la denuncia di Corrado Stillo, Responsabile dell'Osservatorio per la Tutela e lo Sviluppo dei Diritti dell'associazione Dossetti, in relazione allo stato di agitazione proclamato dal personale del Pronto Soccorso dell'Azienda San Camillo Forlanini.
“Dopo la denuncia di un'anziana novantenne rimasta ore al Pronto Soccorso di Tor Vergata su una sedia a rotelle per mancanza di barelle – aggiunge – oggi e' la volta di un'agitazione del personale del Pronto Soccorso dell'Ospedale San Camillo che lamenta assenze di qualsiasi confort per i pazienti in attesa di visite d'urgenza. In un recente monitoraggio compiuto dall'Associazione 'Giuseppe Dossetti' in diverse strutture di Pronto Soccorso di Roma sono emersi i problemi ora denunciati dallo stato d'agitazione: carico di lavoro per medici ed infermieri insopportabile, anticamera dei malati in barelle in attesa della ricerca di un posto letto che arriva spesso dopo giorni,mancanza di sicurezza nelle ore notturne, insufficienza delle barelle con sostituzione impropria delle lettighe dei mezzi dell'ARES”.
Secondo Stillo, “il tema della dignità del malato e dei suoi familiari non viene per niente preso in esame dai vertici della Regione Lazio, più preoccupati di mantenere i loro privilegi che garantire la tutela dei diritti dei cittadini. Invitiamo i responsabili della sanità laziale ad occuparsi con urgenza e sollecitudine di una situazione esplosiva quale quella dei Pronto Soccorso, aprendo da subito un tavolo di confronto e di proposte con i rappresentanti delle organizzazioni dei cittadini, dei sindacati degli operatori medici e non medici”.