Che ci porta la Befana? Intanto aumenti delle bollette e del prezzo della benzina come carbone, visto che siamo stati cattivi e spendaccioni. Ma in fondo al sacco della vecchietta ci sono anche i dolciumi perché, non ci crederete, alla fine di questo periodo festivo qualche consigliere dovrà rinunciare al meritato ponte dell’Epifania per precipitarsi a presenziare ben cinque commissioni consiliari convocate per giovedì 5 gennaio.
Un’alacrità davvero lodevole che riscatta le accuse di scarso impegno della classe politica. Immaginiamo il gaudio di tanti lettori, sia pure solo online sino a martedì, quando Cinque Giorni riprenderà le pubblicazioni, se non fosse per la riconvocazione dell'ottava commissione, quella all'urbanistica, che con un ordine del giorno del tutto generico, si appresta in varietà ad esaminare, dopo infiniti rinvii, la delibera CAM. Ovvero quella che prevede l'abbattimento dei tre mercati di via Chiana, Via Antonelli e Magna Grecia per far posto a PUP sotterranei ed edifici di superficie. Sì, proprio quella che ha suscitato le proteste dei mercatari e le perplessità degli esperti fra i timidi silenzi dell’opposizione. Una sorta di accanimento terapeutico nel far passare quella delibera in commissione giustificata solo dall'esigenza del Campidoglio di presentarla alla decisione finale del Consiglio insieme alle altre decine di atti urbanistici ormai decisi.
Eppure di perplessità su quella delibera ne sono state avanzate tante, persino dall'Avvocatura Generale del Comune che è stata ancora tirata in ballo pochi giorni fa dal consigliere del Pd Dario Nanni che, solitario, rimane in attesa di risposta. Evidentemente quella delibera è “la madre” di tutte le altre, il tassello mancante degli accordi e degli impegni già sottoscritti fra maggioranza ed opposizione. Eh sì, perché il Consiglio di Roma Capitale non avrà poi molto spazio per ridisegnare l'urbanistica di alcune aree, come sta avvenendo per il complesso di via del Gambero, dell'area già Nuova Fiorentini e dell'ex Velodromo all'EUR. Infatti, dalla prossima primavera, i giochi si chiudono, salvo colpi di mano, e si entra in piena campagna elettorale. Quindi la partita urbanistica va chiusa al più presto, con la soddisfazione di tutti ed in particolare dei costruttori che dalla Befana si aspettano molto. Certo, un po’ di delibere sul sociale, sulla cultura, sull'housing popolare e quant'altro possa aiutare le fasce più deboli, non avrebbero guastato, ma per quelle i Re Magi sono ancora molto lontani e probabilmente mai arriveranno.
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