Dopo la serrata voluta dalla proprietà lo scorso 4 gennaio, della quale ieri ha parlato anche il nostro giornale, le operatrici dei tre nidi in convenzione del Gruppo Matarazzo, nel Municipio XI e XII, sono scese in sciopero insieme alla CGIL. Le operatrici sono infatti convinte che la Giunta Alemanno continui “a fare spallucce”sui mancati pagamenti delle fatture di ottobre, novembre e dicembre 2011, che hanno comportato il blocco delle retribuzioni e la mancata erogazione della tredicesima. In una quarantina sono state ricevute ieri alla Presidenza del Municipio XI dal minisindaco Andrea Catarci mentre esibivano un cartello del seguente tenore: «Sono una dipendente di un asilo nido convenzionato, anche senza stipendio accolgo i bambini con il sorriso».
Le operatrici hanno chiesto il sostegno del presidente del municipio per il proseguimento della loro mobilitazione. L’indignazione è accresciuta dal muro di gomma confermato dalle parole dell’assessore alla Scuola De Palo, che «si aggrappa a presunte inadempienze burocratiche» della ditta convenzionata. A smentirlo ci sono le segnalazioni di nidi in convenzione presso altri municipi, in cui si stanno già aprendo le procedure di messa in mobilità del personale, sempre per il mancato pagamento di quanto dovuto da Roma Capitale. Per di più lo stesso assessore non si degnerebbe di rispondere alle lettere e richieste di incontro del Municipio e dei sindacati. Per queste ragioni le 40 operatrici intendono far visita direttamente a De Palo per comprendere quali siano «questi madornali errori del Gruppo Matarazzo» che stanno mettendo a repentaglio le sorti del nido “Pesciolini” e delle altre due strutture, nonché gli stipendi delle decine di operatrici coinvolte.
Poiché le lavoratrici ritengono che questi “madornali errori” si siano solo frutto «della fervida e auto assolutoria fantasia dell’Assessore», intendono scoprirle di persona per fare emergere le vere responsabilità della vicenda. A loro avviso: «tutte della Giunta Alemanno!». Ma mentre l’assessore De Palo mantiene ferma la linea del silenzio è intervenuto ieri in sua vece il Presidente della Commissione Scuola di Roma Capitale, Roberto Angelini, che se la prende con Catarci accusato di “massimalismo” e dichiarando che da parte dell’Amministrazione capitolina non c’è mai stata nessuna preclusione al pagamento di quanto dovuto alle aziende che gestiscono nidi in convenzione. Ma trattandosi di denaro pubblico, «Roma Capitale e l’assessore De Palo in primis hanno la responsabilità di assicurarsi che il tutto si svolga nel pieno rispetto della legalità e delle normative di garanzia». Nella sostanza Angelini parla «di gravi e reali inadempienze nella documentazione necessaria per ottenere i fondi di Roma Capitale da parte delle ditte convenzionate». Insomma unoculato controllo che impedirebbe ai dipendenti di percepirelo stipendio. Le 40 operatrici attendono comunque che,fuor di propaganda per una giunta che non lesina centinaiadi migliaia di euro per fastose luminarie natalizie, venganoquanto meno reso pubbliche, magari dallo stesso silente assessore, tali inadempienze.
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