La presa in giro di Alemanno

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La drittata era nell’aria e già ne parlavano ieri alcuni quotidiani:Gianni Alemanno ieri ha firmato l’ordinanza che azzera la giunta di Roma Capitale. Il sindaco ha provveduto poi a rinominare gli stessi assessori, lasciando quindi immutata la composizione della giunta capitolina. La mossa fa così decadere il ricorso al Tar sul mancato rispetto delle quote rosa, che può comunque essere ripresentato ma campa cavallo, almeno fino al 2013. Fra le reazioni alla decisione del sin-daco vale la pena di citare quella della coordinatrice cittadina  finiana Flavia Perina: «Possibile che in tutta Roma non esistano donne in grado di ricoprire il ruolo di assessore?» Perla esponente di FLI il trucco amministrativo con cui Gianni Alemanno ha«dribblato il pronunciamento del Tarsulla rappresentanza femminile ingiunta lascia interdetti».

E così prosegue: «Non so cosa ne pensino le donne del Pdl, che prima sono state mortificate dalla scelta di una “esterna”, seppure di rango, come Rossella Sensi e ora vengono tagliate fuori con un espediente. Delle due l’una: ole romane vengono considerate alla stregua di cittadine di serie B, oppure l’assetto del Campidoglio è così fragile da non tollerare alcun nuovo innesto».

Detto questo la deputata di FLI richiama l’attenzione del ministro delle Pari Opportunità su un precedente che «potrebbe indurre altre istituzioni a  cercare scorciatoie per continuare una politica di esclusione delle donne dai livelli decisionali più importanti».Sin qui la voce delle delle donne, ma pure qualche riconoscimento ‘al femminile’ c’è stato.

Intanto per la vice sindaco Sveva Belviso alla quale, ferme restando le deleghe all’onorevole Giorgio Ciardi la cui funzione sbiadisce vieppiù, è stato affidato il compito del coordinamento generale degli interventi in materia di politiche sociali e della sicurezza. Materia nella quale la bella Sveva si è esibita recentemente con una martellante presenza sul piccolo schermo. Infine il sindaco mette in rianimazione anche l’assessore Ro-sella Sensi alla quale, oltre alle deleghe già conferite, viene addirittura affidato anche il nuovo assetto istituzionale di Roma Capitale, le relazioni inter-nazionali, funzione che fu un tempo del rocchettaro fascista, oggi console ad Osaka, Mario Vattani. 

Inoltre una bella trasfusione all’esangue ed invisibile assessorato con la verifica degli indirizzi gestionali di Roma City Investment, l’agenzia per lo sviluppo territoriale. In questo modo, almeno secondo il Campidoglio, a Rossella verrebbe  conferito il ruolo di promozione generale dell’immagine di Roma Capitale negli ultimi tempi piuttosto in ribasso. Insomma tanto fumo e poco arrosto. Chiacchiere per dare più peso apparente alle due uniche donne in giunta escludendone altre e grande spregiudicatezza di un sindaco che fa e disfa l’istituzione a suo piacimento.

Non a caso l’on. Flavia Perina direttamente interpellata da noi invita la giustizia amministrativa a «non farsi prevaricare da simili giochetti ed a procedere ad un rapido pronunciamento quando il ricorso verrà ripresentato».

           Giuliano Longo

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