Le bugie hanno le gambe corte, anzi cortissime, così la favola messa in giro dai vertici del Campidoglio che Gemma Gesualdi fosse stata esclusa dall’assessorato al patrimonio che fu di Alfredo Antoniozzi dopo essere stata chiamata personalmente dal sindaco a quell’incarico, per pressioni della Comunità Ebraica romana, naufraga miseramente.
Infatti ieri il presidente della Comunità Riccardo Pacifici ha decisamente smentito su Repubblica qualsiasi coinvolgimento nella vicenda. La stessa Gesualdi, oltre che confermare sullo stesso giornale la smentita di Pacifici, minimizza come “reperto storico” quella cartolina del duce che spedì in occasione delle feste di fine anno e rivendica il suo passato democristiano.
Fatti che questo giornale aveva ampiamente reso noti da sabato scorso riportando la verità con i piedi per terra. Alemanno ha ceduto alle pressioni di Francesco Maria Orsi che insieme ai consiglieri Ciardi e Piccolo aveva qualche giorno prima del rimpasto minacciato di passare al gruppo misto con il rischio di mettere in difficoltà Alemanno e la sua maggioranza. Che l’eurodeputato Antoniozzi, da vecchio democristiano, fosse completamente all’oscuro della mossa c’è qualcuno che dubita. Stranezze della politica. Sino a qualche tempo fa Orsi aveva subito una sorta di ostracismo dai suoi colleghi di partito e un sostanziale disinteresse del sindaco nei suoi confronti a causa delle vicende giudiziarie che lo hanno visto implicato. Evidentemente tanta ingratitudine deve aver urtato Francesco Maria ancora in attesa di veder risolto l’iter legale che lo riguarda, ha pensato bene di riproporre il suo ruolo nei confronti di un sindaco ingrato trascinando con sè gli altri due consiglieri scontenti. Tanto è bastato a far cambiare repentinamente idea ad Alemanno che abbandona dopo poche ora la Gesualdi e punta sul direttore dell’importantissimo assessorato casa e patrimonio, Lucia Funari.
Di tutta questa vicenda sfuggono i motivi per i quali Orsi e i suoi si siano fieramente opposti alla new entry rosa che vanta un certo prestigio al XV municipio e un passato rispettabile. Resta il fatto che in questa situazione di indebolimento politico di Gianni Alemanno, Francesco Maria Orsi finisce per apparire quale ago della bilancia nei delicati equilibri politici del potere capitolino. Il che è tutto dire sullo stato della maggioranza che regge Alemanno.
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