Regione troppo vicina ad Angelucci. Polverini porta Rodano in tribunale

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Il difficile momento della sanità della Regione Lazio approda nelle aule di tribunale. Non è piaciuta alla presidente Polverini la sottolineatura, da parte dell’opposizione, dei rilievi della Corte dei conti alla sua gestione del settore e ha deciso di difendersi querelando. «A tutela dell’onorabilità della Regione Lazio » dunque, come recita una nota della Presidenza, a essere citata in giudizio è la consigliera Idv Giulia Rodano, rea di aver attribuito all’attuale amministrazione rilievi che in realtà riguarderebbero le passate.

«Confermo in pieno quanto dichiarato non solo nei giorni scorsi, ma anche lo scorso anno, in più occasioni – ha ribattuto la battagliera consigliera dell’Italia dei Valori – In relazione al rapporto tra la Regione Lazio e il gruppo San Raffaele, il Procuratore generale della Corte dei Conti ieri ha parlato, con un evidente riferimento anche all’anno 2011, di «un’anomala contiguità decisionale con la società convenzionata San Raffaele s.p.a.». Casi già più volte denunciati, insiste la consigliera, oltretutto vicepresidente della commissione sanità. «Nel 2011 – dice Rodano – la Giunta regionale del Lazio ha approvato una legge sugli accreditamenti della sanità privata che presenta norme che favoriscono il gruppo di proprietà del senatore Pdl Angelucci. E per questo ho parlato di legge “ad aziendam”». In difesa della consigliera Idv accorre il suo capogruppo, Vincenzo Maruccio: «Prendiamo atto che la presidente Polverini preferisce le aule di tribunale a quelle del Consiglio regionale. Se la presidente della Regione pensa di intimidirci con questi mezzi, si sbaglia di grosso».

Del resto, il giovane segretario Idv è un avvocato che si è trovato più volte a occuparsi di querele per conto del presidente Di Pietro. Per questo non esita ad accettare la sfida e rilancia, invitando Polverini a «non utilizzare le risorse pubbliche per difendere sé stessa».

Alessandro Cozza

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