Il consigliere Fabrizio Santori reduce dal meeting di sabato con colleghi, assessori e sindaco, si ritiene abbastanza soddisfatto di aver potuto avere un confronto con Alemanno e ovviamente nemmeno accenna al gossip, confermato da più parti, della conta voluta da Sveva Belviso per alzata di mano per indicare il grado di fedeltà di assessori e consiglieri a Gianni.
Tuttavia confronto o non confronto, sulla delibera Cam Santori mantiene le sue posizioni e critica intanto la procedura con la quale è stata sottoposta all’assemblea capitolina. «E’ inusitato – ci dice – che una delibera di indirizzo venga sottoposta al Consiglio. La prassi avrebbe voluto che passasse prima dalla giunta sentito il parere degli uffici per poi approdare, con tutti gli elementi di valutazione forniti all’Aula». Ed è tanto convinto di questa sua posizione che ha chiesto direttamente lumi, con atto scritto e specifico, all’Avvocatura generale del Comune. Ma i tempi stringono e la volontà di parte della maggioranza e dell’opposizione di far passare la delibera è ormai palese «probabilmente in seconda convocazione quando raccogliere un esiguo numero di voti favorevoli sarà più facile». Per Santori, che ovviamente voterà contro la delibera, è evidente che l’aspetto dell’housing sociale, ovvero la compensazione con appartamenti di edilizia popolare, non giustifica quella che per la Cam significherebbe una sorta di «prenotazione ad assegnazione diretta, e quindi senza gara, dei beni immobili di Magna Grecia, via Antonelli e via Chiana». Con il rischio che i consiglieri che voteranno la delibera si assumeranno, anche personalmente, la responsabilità di futuri contenziosi «quando la Cam avrà acquisito questo diritto e sarà quindi in grado di presentare costosi progetti definitivi».
Il problema per Santori rimane la scarsa trasparenza di tutta l’operazione senza che ne siano valutati i benefici economici per il Comune e quindi per i contribuenti della svendita di pezzi importanti del patrimonio pubblico. Tanto per essere più chiari, ci dice Santori «non si comprende quale sia la necessità urgente di approvare, nascondendosi dietro il tanto osannato housing sociale, la riqualificazione dei compendi immobiliari di via Chiana, via Magna Grecia e via Antonelli che di fatto, con una insolita fretta certificata dal presidente dell’assemblea capitolina, anticiperanno l’eliminazione dei mercati rionali per sostituirli con parcheggi sotterranei e manufatti di superficie, dimenticando la sorte di centinaia di operatori che vedono così minacciato il proprio futuro lavorativo». E conclude «è scandaloso e vile che alcuni assessori cerchino di scaricare la responsabilità dell’approvazione della Dec. della giunta capitolina n.105 del 2011, relativa alla cosiddetta delibera Cam, sull’assemblea capitolina. Questo tentativo senza precedenti di stare a galla in acque torbide, è una vergogna che va fermata. La giunta si prenda le sue responsabilità e smetta di nascondersi dietro comportamenti alla Ponzio Pilato sui quali l’avvocatura e la segreteria generale, alle quali mi sono rivolto con una nota ufficiale, devono fare immediata trasparenza. » Più chiaro di così…
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