Come si vive in città? «Male». Ok Firenze, tra le bocciate c’è Roma

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In Italia ormai tre cittadini su dieci vivono nelle grandi aree metropolitane cresciute intorno a Milano, Roma, Napoli e Torino. Ma nelle città italiane si vive male: lo afferma il rapporto sull’abitabilità delle città della Fondazione per la Sussidiarietà.

Nella classifica sull'abitabilità Firenze è prima quanto a qualità dei servizi (edilizia popolare e verde pubblico in primis). La seguono Bologna (medaglia d'oro per trasporti e mobilità) e Torino (prima per attività e strutture del tempo libero). In fondo alla classifica ci sono Palermo, ultima per trasporti, e Napoli, bocciata per verde pubblico, tempo libero e trasporti.

Roma, nella stagione di Alemanno e del centro destra romano si ritrova ormai a competere con Palermo e Napoli per la qualità dei servizi offerti ai propri cittadini.  Sono i problemi della casa. dell'ambiente, i trasporti, la mobilità ed infine il tempo libero gli indicatori di maggiore o minore vivibilità anche per la Capitale. La misura della qualità dei servizi passa proprio da queste quattro materie d'esame. Lo studio «Sussidiarietà e… città abitabile», condotto dal Politecnico di Milano per conto della Fondazione, ha preso in considerazione dodici grandi città: Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo e Genova. Quindi Bologna, Firenze, Bari, Catania, Venezia e Verona. Città sopra i 250 mila abitanti, rappresentano complessivamente il 15% della popolazione italiana totale.

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