Due ore di colloquio tra il presidente del I Municipio di Roma, Orlando Corsetti, il procuratore aggiunto Alberto Caperna e i pubblici ministeri Ilaria Calò e Laura Condemi, titolari dell'inchiesta che per presunte mazzette vede indagati 5 vigili urbani. Secondo Corsetti, soltanto un ristretto numero di dipendenti del suo municipio sarebbe in difetto tanto è vero che ha comunicato di aver chiesto al sindaco di revocare il provvedimento che ha disposto il trasferimento per 8 impiegati in servizio presso l'ufficio commercio e di altri 3 dipendenti dell'ufficio tecnico. Durante il colloquio secondo quanto si è appreso, Corsetti avrebbe confermato: «Nessuno mi ha mai segnalato comportamenti scorretti da parte dei vigili. Se ciò fosse accaduto sarei stato io stesso a denunciare i fatti ». Al centro del colloquio poi c'è stata anche una segnalazione che il presidente del primo ha fatto tempo fa alla Guardia di Finanza riferendosi all'esistenza di un presunto mercato parallelo di licenze. In particolare i fatti risalgono al gennaio scorso quando un gruppo di proprietari di locali del centro storico si recarono da lui parlando di un mercato «gestito da un'agenzia che trattava le licenze sospese (una quarantina) da parte del primo municipio». I commercianti avrebbero parlato anche di una tariffa predisposta, con cifre varianti tra i 130 e i 150 mila euro con i quali acquistare o riattivare le licenze. Secondo Corsetti «una parte della somma variante dai 20 ai 30mila euro veniva pagata con assegni e il resto della somma veniva versato in nero». Secondo quanto si è appreso al termine del colloquio Corsetti avrebbe confermato che nessuno anche in questo caso gli parlò di coinvolgimento di vigili urbani aggiungendo: «in un caso uno degli imprenditori venne in Municipio e si rese conto che la licenza alla quale aspirava pagandola in nero non sarebbe mai stata resa operante». Prima di Corsetti i magistrati hanno ascoltato come persona informata sui fatti Luigi Ippoliti, consigliere del Pdl del primo Municipio, che era stato tirato in ballo proprio da Paolo Bernabei, il commerciante di vini trasteverino che con le sue denunce ha dato il via all'inchiesta. Ippoliti sarebbe contitolare in piazza Mignanelli di un locale con il geometra Paolo Gagliardi.