Ma quanto ci costa quel convegno sul Mediterrano?

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Non sarà una notizia tale da scuotere i nostri lettori angosciati dal calo dei consumi e ormai alla canna del gas ogni fine del mese, ma si deve pur sapere che ieri mattina il sindaco Alemanno è intervenuto al meeting inaugurale dell’International Business Advisory Board che per la terza volta si svolge a Roma. Il tema centrale dell’IBAC è “Roma, porta del Mediterraneo” con un focus su quattro sottotemi dedicati alla sostenibilità ambientale, allo sviluppo urbano, alla mobilità sostenibile e al marketing territoriale.

Insomma una roba forte con gente importante da tutto il mondo. Un evento del quale parleranno forse i quotidiani più paludati o vicini alla destra, o che “arrazzerà” amici importanti. Noi che siamo invece molto ruspanti ci chiediamo da dove siano saltati fuori i soldi per organizzare l'evento presentato con una elegante brochure rigorosamente in inglese, lingua che notoriamente quasi tutti gli esponenti del centro destra capitolino parlano correntemente. Oppure quanto si è speso per ospitare e sfamare gente che naviga nel jet set del business. Ad esempio per fare solo pochi nomi ed escluso Luigi Abete che alle conventions romane è di rigore, ci sono Claudio Bassoli general manager della Cisco italia, Stefano Boccadoro Ceo (che sta grosso modo per Ad) del banco di Santander Italia, Jacques Bousquet managing director della Renault italiana. C'è anche Victor Chu chairman della First Eastern Investmat Group, ma anche Mauro Moretti Ceo, anche lui, delle ferrovie e tanti, tanti altri. Mentre ieri si sono attovagliati tutti all'Open Colonna Restaurant oggi hanno mangiato invece al Palazzo Caffarelli Terrace, ma, beninteso, dopo essersi sorbiti verso le 13,30 il discorso del "mayor" Giovanni Alemanno, presumibilmente, in perfect and oxfordian english.

Ci siamo tuttavia dimenticati di citare i componenti del "mayor staff IBAC Roma", nello specifico Federico Mollicone (delegate of the mayor), e Valeria Mangani, moglie del medico di Alemanno (Institutional relations). Certo l'evento non deve essere costato quattro euro se si guarda agli sponsor che non è dato sapere se e quanto abbiano sborsato. Quindi oltre ai soliti Acea, Zetema e Palazzo delle Esposizioni, società pubbliche o quasi, appaiono anche Renault (guarda caso), Jaguar la vettura dei poveri, e a scendere Volksvagen e Ford. C'è da sospettare che di questi affollati ambaradan mediatici ne vedremo molti di qui alle elezioni del 2013. In fondo Gianni (o Giovanni per le convention internazionali) già domenica dovrebbe avere il suo bagno di folla dalla Rete Attiva per Roma agli studi cinematografici De Paolis, con l'augusta benedizione dell'89enne Giorgio Albertazzi. Poi ci saranno gli Stati Generali della Famiglia ad aprile. E intanto tagli di nastri, inaugurazioni e tanto altro. Certo che la defezione della claque specializzata der 'popolo de Roma' diretta abilmente da Giuliano Castellino, proprio in questo momento non ci voleva, anche se magari all'IBAC nemmeno li avrebbero fatti entrare.

gl 

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