Stretta finale per la delibera Cam

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Si sta ricreando un certo fermento attorno alla delibera Cam, da qualche settimana all’ordine del giorno nei lavori del Consiglio di Roma capitale. Ormai i tempi stringono e sembra chiaro che la decisione sull’abbattimento dei mercati di via Antonelli, via Chiana e Magna Grecia è a una stretta finale. Nè l’agitazione dei mercatari, nè quella dei comitati No Pup, nè gli esposti alla magistratura e l’interrogazione al senato di Pedica dell’Idv sembrano aver spostato gran che per una delibera che tassativamente dovrà essere votata dalla maggioranza. I

l fatto è che molti consiglieri del centro destra hanno già espresso il loro disaccordo rispetto a una operazione che rappresenta una vera e propria variante al piano regolatore con la costruzione di parcheggi e sotterranei e complessi immobiliari in superficie, senza alcun bando di gara europeo per una operazione di centinaia di milioni.

Nè sembra che li abbia convinti gran che la contropartita offerta dal costruttore: alloggi popolari da edificare in cambio di quella che si presenta come una lucrosa speculazione. Alcuni consiglieri di opposizione avevano chiesto tempo fa qualche lume all’Avvocatura Generale del Comune sulla procedura e in commissione urbanistica alcune voci si erano levate per chiedere approfondimenti  tecnici che non ci risulta siano ancora pervenuti.

Sgombrato il terreno da tali richieste saranno le manovre politiche a determinare la sorte  della delibera che attualmente non disporrebbe nella maggioranza dei voti sufficienti anche se qualche voce favorevole si era levata da sinistra (Quadrana ad esempio). Come sopperire allora alla penuria di voti per l’approvazione della delibera? Semplice, con il collaudato sistema della seconda convocazione che richiede la sola presenza di 21 consiglieri su 60 e la maggioranza di soli 11.

Al momento ne sembrerebbero acquisiti già 9 alla causa della Cam, altri tre parrebbero quasi certi, così con la conquista di pochi altri e l’invio in missione di alcuni(che il regolamento comunale prevede) i giochi potrebbero essere fatti raggiungendo il quorum a 21. Nel lavorio sotterraneo e nel gorgoglio delle chiacchiere di corridoio per acquisire gli 11 capitani coraggiosi che ci metteranno la faccia, niente di più facile che i loro nomi saltino fuori già nei prossimi giorni.

Qualcuno al Municipio IX trema all’idea di doversela poi vedere con i mercatari di Magna Grecia. Ma questo sarebbe il meno se la delibera non facesse acqua da tutte le parti anche sul terreno procedurale e della correttezza amministrativa. Comunque, una volta approvata la Cam  acquisisce un diritto effettivo, presenta il progetto da tempo nel cassetto e dà il via ai lavori.

Se poi ci dovessero essere futuri ripensamenti la Cam potrebbe divenire beneficiaria di risarcimenti milionari. Nel frattempo la determinazione dei mercatari, che verrebbero danneggiati da questa operazione come accaduto altrove, non è così granitica. Ad esempio per il mercato di via Chiana, dove la loro associazione tempo fa ha pagato una intera pagina del Corriere della Sera nella quale si chiedevano garanzie, certo, ma non si metteva in discussione l’abbattimento del loro mercato. Se queste sono le premesse la delibera passerà e gli oppositori si salveranno l’anima con un i-distinto voto contrario oppure con una improvvisa diserzione dall’aula, ma alcuni nella maggioranza e nell’opposizione si fregheranno le mani.

E’ fatta! diranno -tanto fra un anno ci saranno le elezioni ed eventualmente saranno problemi di chi viene dopo. Solo che le firme restano agli atti e pesano come macigni.

gl

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