Il pm: no alla liberazione dei tre vigili urbani ai domiciliari

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Parere negativo è stato dato dal pm Laura Condemi alla liberazione delle tre persone finite agli arresti domiciliari (i vigili Duilio Valente e Giancarlo Vicari e il geometra Francesco Belmonte) il 4 aprile scorso nell’ambito dell’inchiesta su presunte mazzette che sarebbero state pretese da agenti della Municipale per chiudere un occhio su abusi edilizi.

Il parere è stato consegnato al gip Filippo Steidl, lo stesso che ha emesso il provvedimento cautelare, davanti al quale ieri si sono svolti gli interrogatori di garanzia dei tre, al cui termine i loro avvocati hanno appunto chiesto il revoca della misura degli arresti domiciliare. Del resto la stessa Procura aveva sollecitato, in sede di richiesta al gip, di disporre la detenzione in carcere non solo per i tre finiti ai domiciliari, ma anche per gli altri tre vigili rimasti quindi indagati a piede libero: Antonio De Stefanis, Gianpiero Capitani e Spartaco Pierotti. I primi due sono stamane comparsi davanti al pm per essere interrogati. De Stefanis si è avvalso della facoltà di non rispondere, mentre Capitani ha risposto alle domande respingendo in sostanza le accuse.

Concorso in concussione e tentata concussione, falso ideologico commesso da pubblico ufficiale, omessa denuncia e sostituzione di persona sono i reati contestati a seconda delle singole posizioni ai sei indagati per mazzette che sarebbero state pretese dagli imprenditori trasteverini Paolo e Silvio Bernabei, nonché dai due architetti Alberto Lingria e Stefania Federici per dei lavori in un appartamento in via Natale del Grande.

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