Sono sempre più difficili i rapporti del sindaco Alemanno con la stampa. In una occasione il primo cittadino aveva scelto di troncare i rapporti con un noto quotidiano nazionale, oggi segue la strada della querela verso il giornale Cinque Giorni. Il diritto di cronaca, così come quello di critica, sono alla base dell’informazione e delle democrazia. Se Alemanno proprio non vuole apparire in chiave negativa sui giornali, allora cerchi di non offrire sponda ai giudizi negativi con le sue assurde scelte. Da collega e da esponente politico, la mia vicinanza alla testata e ai giornalisti di Cinque Giorni per questa vicenda.
Francesco Storace segretario nazionale de La Destra
Cinque Giorni è una testata seria che ha il merito di raccontare ogni giorno la vita e le dinamiche del territorio di Roma e della sua Provincia con puntualità e competenza.La querela che il sindaco di Roma Gianni Alemanno intende sporgere contro il giornale, responsabile di aver recato “grave offesa alla sua reputazione soprattutto sotto il profilo della correttezza e trasparenza politica” è un tentativo, misero, di mettere il bavaglio a un’informazione libera che in più occasioni ha posto l’attenzione sull’operato, fallimentare, della Giunta capitolina. Suggerisco al sindaco Alemanno di pensare a governare la città, piuttosto che curarsi della sua immagine – continua – Al direttore di Cinque Giorni e a tutti i giornalisti va la mia sincera solidarietà, convinto che non si lasceranno intimidire e continueranno nel loro lavoro, con la serietà e la competenza che li ha sempre contraddistinti.
Bruno Astorre vice presidente del Consiglio del Lazio
Esprimo la mia solidarietà alla direzione e alla redazione del giornale ‘Cinque Giorni’, oggetto di una querela da parte del Sindaco Alemanno per alcuni articoli critici pubblicati nei mesi scorsi. Con tale querela, il Sindaco Alemanno dimostra di essere profondamente ‘allergico’ a quel diritto di critica che dovrebbe rappresentare il ‘sale’ della democrazia. Una querela che rappresenta oggettivamente un ‘atto di intimidazione’ inaccettabile nei confronti di quella stampa che ha il coraggio di fare inchiesta e di approfondire i fatti, come ha ben fatto finora Cinque Giorni, conquistandosi la simpatia di molti cittadini romani. Non è certo un caso che tale testata, considerata molto scomoda per il Campidoglio, non sia mai stata recensita nella rassegna stampa del Comune di Roma. Comportamenti, questi, che si tradurranno in un ‘boomerang’ per l’immagine di chi si ne è assunto la responsabilità.
Giovanni Barbera presidente del Consiglio Municipio XVII
Voglio esprimere al quotidiano Cinque Giorni la mia totale solidarietà. E’ davvero assurdo che un giornale libero, che ogni giorno porta all’attenzione dell’opinione pubblica notizie e inchieste di qualità, sia stato oggetto di querela perché accusato di offendere l’immagine del sindaco della Capitale. Sono certo che i giornalisti e la direzione di Cinque Giorni continueranno a fare il loro lavoro come hanno sempre fatto, con serietà e competenza. E senza alcun timore.
Massimiliano Valeriani consigliere capitolino del Pd
Il Pd si affretta a difendere Cinque Giorni, sostenendo di voler tutelare la libertà di stampa. Ipocriti e ridicoli: pensano di poter nascondere i generosi finanziamenti dati dalla Provincia di Roma, quindi soldi pubblici, a questo giornale on line che è una Macchina del fango nata appositamente per colpire un nemico politico, il Sindaco Alemanno. Altro che libertà di stampa: che si sappia che il Pd sta difendendo il suo giocattolo.
Vincenzo Piso coordinatore Pdl del Lazio
Vorrei segnalare all’amico Piso uno spiacevole infortunio. E’ sbagliato etichettare Cinque Giorni come giornale della sinistra perché riceve un contributo dalla Provincia di Roma. Con la stessa agilità dialettica, si potrebbe sostenere che una testata è del Pdl perché prende contributi non propriamente infinitesimali dall’ufficio di presidenza del Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Abbruzzese, iscritto al partito di cui Piso è coordinatore regionale. In generale suggerirei prudenza e, magari, consiglierei al sindaco Alemanno di ritirare la querela. Non è bello che la massima sanzione per Repubblica sia stato il silenzio durato qualche giorno, e per Cinque Giorni si proceda con le cannonate a colpi di querela. Sarebbe come dire: deboli con i forti e forti con i deboli.
Francesco Storace capogruppo La Destra in Regione Lazio
Esprimo piena solidarietà alla direzione di Cinque Giorni e a tutta la redazione. Sono convinto che non si lasceranno intimidire dalla querela presentata dal sindaco di Roma e continueranno a svolgere le loro inchieste giornalistiche con il consueto impegno, dedizione e professionalità. Alemanno dimentica che la libertà di espressione e il diritto di critica sono requisiti dell’informazione libera e cardini essenziali di ogni democrazia.
Esterino Montino capogruppo Pd alla Pisana
L’osservatore laziale esprime la più sincera solidarietà ai direttori del quotidiano cinque giorni Giuliano Longo e Christian Poccia e a tutta la redazione che il sindaco Gianni Alemanno ha querelato perché ritiene che la testata lo avrebbe diffamato e avrebbe offeso la sua reputazione con alcuni articoli dei mesi scorsi. Condividiamo inoltre la chiosa dell’articolo odierno di Longo: “Quanto alla querela, beh, molti nemici molto onore, diceva qualcuno che ispirò il pensiero e le azioni di Gianni da Bari”.
Chiara Rai e tutta la redazione de L'osservatore laziale
Esprimo la mia personale solidarietà al direttore responsabile e alla redazione del quotidiano Cinque Giorni. La lesa maestà non interessa la vita di chi fa cronaca. Le intimidazioni, da sempre, ne fanno parte. Il pluralismo, ahinoi, fa paura ad alcuni politici. Il segreto sta nel non abbassare la testa, continuando a insegnarlo a chi vorrà leggerci, rispettando sempre, ovviamente, il diritto di dissentire anche rumorosamente. Muovendoci tutti, però, finché possibile, sullo stesso campo che, in questo caso, sono le pagine di un giornale e lasciando i tribunali, specie quello di Roma, alle loro ben più gravose e troppo spesso accumulate faccende. Cari saluti.
Daniele Priori Giornalista
Solidarietà al quotidiano free press Cinque Giorni, oggetto di querela da parte di Alemanno perché accusato di offenderne l'immagine. E' un atteggiamento che sa d'intimidazione e dimostra soltanto la debolezza di un sindaco inadeguato al ruolo. Chi fa parte delle istituzioni deve sapere che il suo lavoro può essere soggetto a critiche. Ben vengano se queste sono costruttive e spingono a lavorare meglio nell'interesse della comunità. Inaccettabili invece pressioni su chi esercita il proprio mestiere e il diritto di cronaca, qualsiasi tentativo di zittire le voci libere o intimidirle perché non sono al servizio del potente. Invitiamo il sindaco Alemanno ad esercitare il diritto di replica invece di pretendere con arroganza dai media una verità su misura.
Daniele Leodori segretario del Pd della Provincia di Roma
Siamo rammaricati per la querela presentata dal sindaco Alemanno nei confronti del free press Cinque Giorni. La libertà di stampa è un diritto fondamentale, inalienabile, sancito dall’art. 21 della nostra Costituzione. Un giornale ha, pertanto, il diritto-dovere di fare cronaca e muovere critiche, nell’interesse dei cittadini e dei lettori.
Mario Mei capogruppo di Api in Consiglio regionale
Invitiamo il sindaco Alemanno a ritirare la querela contro il giornale cinque giorni. E’ infatti sgradevole che il sindaco di Roma risponda per le vie giudiziarie alle critiche e denunce mosse alla sua azione di governo da parte di un giornale, che posso assicurare il primo cittadino, non lesina rilievi anche a noi del Partito Democratico capitolino. Peraltro come ha detto giustamente il collega Storace, che certo non si può definire uomo di sinistra, il sindaco chiunque sia per la sua funzione nei rapporti con la stampa deve saper accettare le critiche e nel caso rispondere politicamente, non certo con le minacce, chiedendo se lo ritiene un giusto spazio di replica.
Umberto Marroni capogruppo PD di Roma Capitale
L’attacco di Alemanno al quotidiano Cinque Giorni è l’ennesimo segno della sua debolezza politica e personale. Il paradosso è che il giudizio che liberamente i giornalisti del quotidiano esprimono sul sindaco e sul suo operato è condiviso dalla stragrande maggioranza dei cittadini romani. Alemanno li querelerà tutti?
Vincenzo Maruccio segretario regionale dell'Italia dei Valori
Il nervosismo di Alemanno cresce di giorno in giorno e, malgrado sia lui stesso a inanellare una lunga serie di gaffe rendendosi ridicolo agli occhi dei romani, ora comincia a sentirsi persino perseguitato. E’ di oggi infatti la notizia secondo la quale il primo cittadino di Roma avrebbe deciso di querelare il quotidiano Cinque Giorni, responsabile – dice lui – di averlo diffamato e di avere offeso la sua reputazione “soprattutto sotto il profilo della correttezza e trasparenza politica”. Si tratta dell’ennesimo tentativo del sindaco di intimidazione nei confronti di una parte della stampa romana, ancora libera di esprimere giudizi sull’operato di Alemanno e della sua Giunta. Mentre esprimiamo la nostra solidarietà alla direzione e ai giornalisti di Cinque Giorni, vogliamo ricordare al sindaco che nell’esercizio del diritto di cronaca e di critica, peraltro legittimati dalla Carta Costituzionale, non c’è alcun intento persecutorio nei suoi confronti. Sarebbe persino ridicolo accanirsi contro il peggior sindaco che Roma abbia mai avuto perché ci pensa lui stesso a ricordarcelo ogni giorno.
Marco Miccoli segretario del Pd Roma
Il nervo scoperto del sindaco Alemanno nei confronti della stampa, e più in generale delle critiche, come apprendiamo, non ha mai messo di dolere. Dopo i meteorologi, dopo la Protezione Civile, il quotidiano nazionale “La Repubblica”, gli organizzatori dei cortei, e chissà quanti altri “oppositori”, oggi la notizia che il sindaco ha trovato un nuovo nemico nel giornale Cinque Giorni. Un organo di informazione trasparente, che opera sul territorio con professionalità e attenzione, viene querelato dal sindaco di Roma per opinioni certamente dure e critiche, ma sempre condotte nel pieno esercizio della libertà di stampa. Querelare un organo di informazione per avere espresso delle opinioni critiche dal punto di vista politico, svilisce enormemente chi querela, poiché la libertà di critica è estremamente più importante della suscettibilità personale. Alla redazione di Cinque Giorni manifesto la mia solidarietà, e auspico che il sindaco voglia dare un esempio di dignità istituzionale ritirando la querela.
Maria Gemma Azuni, presidente del Gruppo Misto (Sinistra, Ecologia Libertà) in Campidoglio
Il diritto di critica e la libertà di stampa vanno sempre rispettati: i giornali del territorio, anche se esprimono valutazioni diverse o scomode, vanno ascoltati, sempre. In dodici anni di dura opposizione ai sindaci Rutelli e Veltroni, ho fatto attacchi durissimi anche tramite organi di stampa: non ho mai ricevuto querele dall'altra parte politica.
Fabio Sabbatani Schiuma, coordinatore regionale del Movimento per l’Italia
Voglio esprimere la mia solidarietà al direttore e a tutta la redazione di Cinque Giorni, quotidiano coraggioso e ricco di idee, per l’attacco subito da parte di Alemanno. Il sindaco può anche minacciare querele, ma non riuscirà a spegnere una voce importante dell’informazione di Roma e del Lazio, che esercita semplicemente il suo diritto-dovere di critica, sancito dalla Costituzione.
Jean Leonard Toaudi, portavoce della segreteria del Pd Lazio
La decisione del sindaco Alemanno di querelare il quotidiano Cinque Giorni è un atto legittimo di tutela della propria persona da pesanti offese personali. È grottesco che le critiche mosse oggi al primo cittadino vengano proprio da chi era pronto ad avviare anche una “class action contro la macchina de fango” non più tardi di qualche mese fa. Ritengo infatti che il sacrosanto diritto di cronaca non debba mai sconfinare certi limiti, nel pieno rispetto della persona.
Federico Rocca consigliere Pdl di Roma Capitale
Voglio esprimere la mia più sincera solidarietà a tutta la redazione del quotidiano Cinque Giorni che il sindaco Alemanno ha pensato bene di querelare perché ritiene che la testata lo avrebbe diffamato e avrebbe offeso la sua reputazione con alcuni articoli dei mesi scorsi. Eppure il sindaco – i cui rapporti con la stampa cittadina sembrano proprio non voler migliorare – dovrebbe sapere bene che un amministratore la propria reputazione la difende con i fatti e con quello che fa e non certo a colpi di carte bollate. Così come dovrebbe sapere bene che la libertà di espressione e il diritto di critica e di cronaca non sono parole ma diritti costituzionali.
Marco Di Stefano consigliere regionale del Pd
Tutta la nostra solidarietà al quotidiano free press Cinque Giorni, querelato da Alemanno, come racconta lo stesso giornale. Da quattro anni la città è costretta ad assistere alle figuracce, agli scandali, ai fallimenti collezionati d a questo sindaco, per il quale la capacità di governo coincide solo con la gestione dell’immagine. Per questo si acciglia e si accanisce sulle voci libere della stampa romana che hanno contribuito a far crescere la consapevolezza dell’opinione pubblica su quanto accade nella Capitale, sulle magagne e i retroscena di una amministrazione della città sempre più dannosa e imbarazzante.
Paolo Bianchini e Marco Palumbo consiglieri provinciali Pd
E’ difficile pensare al sindaco di Roma vittima dell’azione persecutoria di un giornale free press accusato di scrivere e criticare quello che altri quotidiani con tirature nazionali di centinaia di migliaia di copie hanno evidenziato nell’azione politica di Alemanno alla guida del Comune Capitale d’Italia. Errori, malcostume, inefficienze e dilettantismo nell’azione amministrativa sono sotto gli occhi dei cittadini romani quotidianamente. Il sindaco è nervoso perché sente l’approssimarsi delle scadenze elettorali alle quali si potrà, sempre che lo faccia, presentare con l’assai magro bilancio della sua azione politica-amministrativa. Querelare il quotidiano Cinque Giorni, come ha fatto il sindaco Alemanno, per diffamazione e offese alla sua reputazione da l’idea dell’elefante che se la prende con il moschino che lo infastidisce sulla proboscide piuttosto che disarcionare il mahout che lo costringe a scudisciate a indescrivibili fatiche. Non potendo intimidire altri autorevoli organi di stampa non c’è di meglio che prendersela con i più piccoli anche se non meno autorevoli. Nell’esprimere a Cinque Giorni e a tutti i giornalisti di questa giovane testata solidarietà e amicizia, voglio rammentare al sindaco che la libertà di stampa è ancora uno dei capisaldi della nostra democrazia.
Dario Nanni consigliere del Pd capitolino
Verrebbe da ridere se non fosse una tragedia. Leggere proprio sul giornale Cinque Giorni che lo stesso ha ricevuto una querela per diffamazione da parte del sindaco di Roma ha dell’irreale. La diffamazione, come l’elogio di un sindaco non nasce da quello che scrivono i giornali ma dal suo quotidiano operare negli interessi della comunità. Il giornale interpreta il sentimento dei romani, anche e soprattutto di quelli che l’hanno votato. La diffamazione collettiva nasce non dalla lettura di un libero giornale come Cinque Giorni ma, dalla costatazione quotidiana di una incapacità amministrativa che Alemanno, avvolte, ostenta pure. Mi permetto di ricordare che la libertà di stampa è sancita dalla costituzione. Esprimo la solidarietà totale alla redazione di Cinque- Giorni mia personale e dei socialisti del Lazio.
Luciano Romanzi capogruppo del PSI alla Regione Lazio
Non è la prima volta che il sindaco Alemanno lancia i suoi strali contro gli organi della stampa romana. Alcuni mesi fa dichiarò di non voler più parlare con Repubblica, oggi arriva a querelare Cinque Giorni, un giornale scrupoloso che si è sempre distinto per la qualità dell’informazione e la serietà e l’impegno dei suoi giornalisti. E’ un atteggiamento che desta preoccupazione essendo i diritti di critica e cronaca sanciti dal dettato costituzionale. A nome mio e della Cgil di Roma e del Lazio, desidero esprimere a Giuliano Longo, Christian Poccia e a tutta la redazione piena solidarietà, sicuro che questo triste episodio non inficerà l’egregio lavoro che svolgono ogni giorno con passione e stile.
Claudio Di Berardino segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio
A finire nel mirino del sindaco, è ancora una volta un importante presidio di democrazia per la nostra città: il quotidiano Cinque Giorni. Noi che operiamo come rappresentanti delle istituzioni, e che quindi usufruiamo forse più di altri del servizio svolto per la società civile da questo organo di informazione, non possiamo davvero tollerare l’iniziativa di chi vorrebbe imbavagliare e zittire chi svolge liberamente e scrupolosamente il proprio lavoro e che non si è mai limitato a trasmettere veline fornite da qualsiasi autorità. Esprimo tutta la mia solidarietà e la vicinanza al direttore, alla redazione e a tutti i lavoratori della testata.
Athos De Luca vicepresidente della Commissione Ambiente
Solidarietà a Cinque Giorni, alla redazione di giornalisti seri e liberi, “con la schiena dritta”, che ogni giorno offrono ai lettori servizi e inchieste di altissimo livello e al suo direttore. Oggi, infatti, il primo cittadino di Roma, ha annunciato un’azione di querela nei confronti della testata. Probabilmente il sindaco, incapace di gestire le complessità della nostra città, ormai ha i nervi troppo tesi e crede che portando in tribunale i giornali, mettendoli a tacere, possa risollevare il suo indice di gradimento. Siamo certi che Cinque Giorni continuerà a lavorare per il diritto all’informazione dei cittadini di Roma, continuando a raccontare i fatti e i misfatti in cui anche l’amministrazione di centrodestra è coinvolta.
Enzo Foschi consigliere regionale del Pd
È sacrosanta la liberta di stampa e di cronaca, ma questa si deve fermare di fronte a campagne mirate e ad personam che servono solo a criminalizzare, per motivi spesso poco trasparenti, e su cui, questo si, sarebbe giusto indagare. Ci incuriosisce ad esempio la morbosa curiosità di questa testata solo verso alcune delibere, magari urbanistiche, rispetto all’ampio numero di argomenti trattati dall’Aula. I proprietari dei quotidiani purtroppo possono diventare strumenti di altri interessi e questo non vale solo per un piccolo giornale come Cinque Giorni, ma anche per altri grandi quotidiani nazionali. Per il resto esiste il codice penale e codice deontologico dei giornalisti. Abbiamo fiducia nella decisione del Giudice.
Federico Mollicone e Andrea De Priamo presidenti delle commissioni Cultura e Ambiente di Roma Capitale
La mia piena solidarietà al quotidiano Cinque Giorni i cui redattori offrono un’informazione seria, completa, senza condizionamenti. Evidentemente al sindaco Alemanno va a genio solo un certo tipo d’informazione, sia della carta stampata che radiofonica e televisiva, quella che lo osanna quando spala la neve o quando va in giro col motorino per controllare la diffusione della prostituzione. Un sindaco però deve accettare anche le critiche da parte di chi non fa altro che fare il suo mestiere.
Carlo Lucherini consigliere regionale del Pd
Libertà di stampa, libertà di opinione e di espressione. Forse il primo cittadino della Capitale dovrebbe conoscere le basi della nostra democrazia, accettare le critiche che ormai gli vengono non più solo dai mass media e rispettare il giudizio degli altri. Per questo a nome del gruppo Pd capitolino esprimo solidarietà al free press Cinque Giorni, al suo direttore e ai giornalisti tutti che, ogni giorno da professionisti informano i molti romani che leggono il quotidiano. O Alemanno pensa di dover querelare anche i cittadini in dissenso?
Fabrizio Panecaldo vice capogruppo Pd in Campidoglio
Voglio esprimere la mia solidarietà al direttore ed alla redazione di Cinque Giorni, una testata che opera con coraggio e professionalità da anni sul territorio, per l’attacco subito dal sindaco Alemanno.
Daniela Valentini consigliere regionale del Pd
Crediamo che non sia un caso che Alemanno quereli il free press Cinque Giorni. E’ il quotidiano che per primo ha denunciato lo scandalo della gestione dei Punti Verdi Qualità, tema del quale ora si occupa la magistratura, e dell’emergenza abitativa e che ha condotto approfondite inchieste. Altro che doppiopesismo denunciato da qualche collega del centro destra. Ci troviamo di fronte a un vero e proprio attacco alla libertà di stampa nei confronti di un giornale diffuso su Roma e non solo, che stranamente non è inserito nella rassegna stampa dell’Amministrazione guidata da Alemanno, malgrado le numerose richieste. Roma e i romani sono stufi di una amministrazione che non solo non governa affatto la città, ma che tenta di mettere il bavaglio a chi fa della libera informazione la propria missione al servizio della comunità. Ai giornalisti della redazione del quotidiano esprimo la mia totale solidarietà.
Paolo Masini consigliere comunale del Pd
Si potrebbe definire un “querelatore seriale” il sindaco Alemanno se fossimo in un film, ma purtroppo si tratta del sindaco di Roma che siede sullo scranno più alto del Campidoglio. Diamo la nostra massima solidarietà alla redazione di Cinque Giorni colpita, probabilmente per la prima volta nella storia del giornalismo italiano, da un’inedita querela cumulativa che si può riassumere in un solo concetto: delitto di lesa maestà. Peccato che non siamo più ai tempi del Re Sole. Siamo certi che la magistratura farà giustizia di una tale obbrobrio giuridico teso solo ed esclusivamente a intimidire i giornalisti affinchè passino solo informazioni come quelle dell’Agenzia Stefani, di mussoliniana memoria, alla quale il sindaco, evidentemente, deve essere molto affezionato.
Angelo Bonelli, presidente nazionale, e Nando Bonessio, presidente regionale dei Verdi
Voglio esprimere piena solidarietà alla direzione e ai giornalisti del quotidiano Cinque Giorni. Dopo gli attacchi di qualche mese fa al quotidiano la Repubblica, il sindaco Alemanno annuncia un’azione legale contro una testata free press che si è sempre contraddistinta per la qualità delle notizie e delle inchieste giornalistiche. E’ ridicolo che Alemanno abbia deciso di querelare Cinque Giorni, responsabile di averlo diffamato e di avere offeso la sua reputazione. Ricordiamo al sindaco che il diritto di cronaca e di critica sono riconosciuti dalla nostra Carta Costituzionale e sono baluardi fondamentali della democrazia. E’ evidente che Alemanno, incapace di governare la città e in forte difficoltà, se la prende con le testate giornalistiche che criticano il suo operato.
Gianluca Peciola consigliere provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà