Pvq, concessionari preoccupati

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La scorsa settimana l’onorevole Claudio Barbaro di Fli ha presentato una interrogazione parlamentare al ministro della Giustizia, Paola Severino sui punti verde qualità e sull’inchiesta avviata dalla Procura di Roma. Se i fatti messi in luce dai magistrati, scrive il deputato finiano, «trovassero riscontro oggettivo, si tratterebbe di una truffa da centinaia di milioni di euro ai danni della collettività e del Campidoglio, di cui la Corte dei Conti dovrebbe essere informata».

E’ nostra opinione che l’onorevole Barbaro disponga di una certa competenza in materia poiché ci risulta sia fra i soci di “Elementi srl”, la concessionaria del Parco Kolbe, insieme con Massimo Frasca e al socio di maggioranza Euro Sport. Che l’onorevole abbia acquisito le sue quote quando ancora era nell’ala ex aennina del Pdl, non crea certo scandalo, l’unico problema è che i lavori quasi ultimati del Kolbe sono stati affidati alla Edil House 80. Ed è proprio questo uno degli aspetti più intricati della vicenda PVQ perché la Edil House 80 compare nello scandalo della “Luoghi del Tempo”, ovvero la concessionaria di quel PVQ del Parco Feronia di Lucia Mokbel e dell’ing. Scarrozza che, insieme con parco Spinaceto di Massimo Dolce, Olgiata e Perconti, solo per limitarci a quei PVQ che sono finiti sui giornali, hanno attirato le attenzioni dei magistrati.

Qualunque sia l’esito dell’interrogazione di Barbaro, resta il fatto che la Procura della Repubblica va estendendo le proprie indagini a tutto il “sistema” dei Punti Verdi ormai esposti per centinaia di milioni verso la Bcc per rate di mutuo non pagate, pare ben oltre i 95 milioni stimati al momento dalla Ragioneria del Comune. Quindi se grande è il disordine sotto i cieli, nient’affatto eccellente è la situazione soprattutto di quei concessionari virtuosi che non riescono più a schiodare un euro dalla banca che finge di essere seriamente allarmata dopo che i buoi sono fuggiti dalla stalla, come se di quella stalla la Bcc nulla sapesse. Così venerdì scorso l’associazione dei concessionari ha incontrato l’assessore Marco Visconti che in quella sede ha presentato l’avv. Angela Raimondo, la nuova responsabile dell’Ufficio di Scopo per i PVQ costituito per fare luce e avere un quadro completo dell’intricata matassa. Mentre non risulta che il responsabile delle procedure per i PVQ, l’architetto Volpe ancora detenuto, sia stato a oggi rimpiazzato. Viene così a mancare l’interlocutore ma soprattutto colui che dovrebbe firmare i vari Stati di Avanzamento Lavori cui corrispondono le tranche di finanziamento della banca. Nel corso dell’incontro, i concessionari hanno chiesto di non bloccare l’ordinaria amministrazione e di considerare la possibilità di concedere loro il diritto di superficie sulle aree occupate.

Soluzione che può forse valorizzare la loro concessione ma non risolve il problema dei debiti pregressi comunque a carico del Comune che li ha garantiti con una fideiussione al 95%. Inoltre annunciano un’assemblea plenaria per domani alle 17:30 presso la Casa del Parco al Trullo. Si ricorda infine che i PVQ attivi e aperti al pubblico sono 17, quelli in fase di realizzazione 11, e 12 in fase di progettazione. Ve ne sarebbero poi altri 20 che hanno ottenuto la concessione su aree non disponibili, che il Comune dovrebbe “delocalizzare”, concedendone altre. Ma dopo le recenti vicende giudiziarie, e soprattutto il commercio che nell’ultimo decennio si è fatto di tali concessioni “delocalizzate”, e non solo, passate attraverso intricati cambi di proprietà, c’è da dubitare che qualcuno osi “delocalizzare” qualcosa.

Giuliano Longo

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