Un’Atac abbandonata a se stessa da Comune e Regione, costretta a fare un passo indietro in materia di contenimento delle emissioni inquinanti. E’ questa, in sintesi, la denuncia del consigliere del Pd Massimiliano Valeriani. A far scattare il campanello d’allarme, la notizia che i 399 nuovi autobus di cui Atac ha annunciato in pompa magna l’acquisto domenica, non saranno alimentati a metano come gli ultimi mezzi acquistati dalle amministrazioni di centrosinistra, ma bensì a gasolio. Così Valeriani ha ricordato l’acquisto delle vetture a metano risalente al periodo 2005- 2007 «grazie al contributo di Regione, Comune di Roma e ministero dell’Ambiente». Tutti fondi, si badi bene, stanziati a quel tempo dal ministero dell’Ambiente, e destinati ai due enti locali per rendere meno inquinante il trasporto pubblico locale di Roma. Stavolta però niente fondi pubblici e Atac è costretta a cavarsela da sola e compra autobus a gasolio, sia pure con il più basso impatto ambientale possibile. La differenza sul prezzo di acquisto tra gasolio e metano è insostenibile: per 399 autobus si aggira sui 20 milioni di euro. A questa cifra andrebbe sommato poi il costo per la riconversione a metano delle rimesse. Troppi soldi da investire per un’azienda alle prese con il difficile risanamento dei conti disastrati. Il consigliere del Pd osserva che la Regione ha stanziato 140 milioni di euro per finanziare l’acquisto di 600 nuovi autobus per Cotral, senza dare un soldo ad Atac per la sua flotta, anzi. Nei mesi scorsi, i tagli al finanziamento al Tpl romano adottati dalla giunta Polverini erano stati oggetto di feroci polemiche. E il fiore all’occhiello fu l’annuncio dei 600 nuovi autobus attrezzati per abbattere è proprio l’inquinamento. Infatti la Regione ha puntato molto sui nuovi autobus andranno a sostituire quelli vecchi Euro 0, abbattendo le emissioni. Fondi, a quanto pare, stanziati solo per Cotral. Una ennesima puntata di quella “Guerra dei Roses” che vede ormai contrapposti da tempo la Regione Lazio e Roma Capitale su tutti i fronti. Insomma, possibile che non fosse possibile accedere a parte di quei fondi per acquistare qualche autobus ecologico per Atac? E’ su questo punto che le Regione e Comune dovrebbero dare una risposta ai cittadini. Ma in fretta, prima che Atac pubblichi il bando e non sia più possibile tornare indietro.
Valerio Fiorentino