Nel testo viene sottolineato che la Procura ha insabbiato la denuncia presentata da Boni con una serie di gravi responsabilità della Procura stessa, tra cui avvisi di garanzia mandati dopo 4 anni e solo ad alcuni dei denunciati
Riceviamo e pubblichiamo una lettera arrivata in redazione e indirizzata al direttore editoriale, Giuliano Longo, a firma di Massimo Boni in merito alla vicenda dei Punti Verdi Qualità.
Sig.Longo, ho letto il numero di ieri di “Cinque Giorni” e le invio la copia integrale dell’interrogazione che evidentemente non era in suo possesso in quanto nel suo articolo fa riferimento esclusivamente alla premessa dell’interrogazione stessa. Come saprà, la Procura di Roma ha riaperto nuovamente il fascicolo relativo alle vicende del Punto verde Qualità di via della Mendola e nell’interrogazione l’onorevole Barbaro chiede l’intervento degli ispettori presso la Procura per l’insabbiamento della mia denuncia con tutta una serie di gravi responsabilità della Procura stessa (avvisi di garanzia mandati dopo 4 anni e solo ad alcuni dei denunciati…ecc.ecc.). Se si fosse bloccata l’emorragia di fondi all’epoca (2004), forse non ci si troverebbe nella situazione ignobile e vergognosa in cui ci troviamo adesso che debbo dare atto essere uscita fuori grazie all’ottima indagine giornalistica svolta da lei e dai suoi collaboratori sin dall’inizio. Le ricordo che della situazione avvenuta nel mio Punto verde Qualità e del sistema messo in piedi da Mastrangelo prima e Volpe poi, responsabili della Commissioni di Vigilanza più ovviamente i costruttori, ne erano stati informati dal sottoscritto molti dirigenti “politici” dell’allora giunta Veltroni (avvocatura del Comune e assessore Dario Esposito in primis) i quali non hanno ritenuto di intervenire imponendomi anzi di “passare la mano” in quanto personaggio scomodo essendomi “messo di traverso” al sistema archittettato. Credo quindi che se venissero confermate le irregolarità denunciate dal vostro giornale, ci troveremmo in un vergognoso scandalo “bipartisan” del quale io sono testimone e parte offesa “solo” per quanto riguarda il mio PVQ. Le segnalo inoltre di essere stato informato da un giornalista del Corriere della Sera che il mio ex socio Carlo Corsini ha ottenuto dopo il 2005 da Volpe e Mastrangelo un altro Punto Verde Qualità, così come il mio ex-direttore dei lavori architetto Stefano Farcomeni ha ottenuto tramite Volpe l’incarico per altre progettazione di PVQ. Questo mentre tutti erano indagati dalla Procura di Roma. E’ proprio uno scandalo! Grazie e buona giornata
Massimo Boni
concessionario del Punto Verde Qualità di via della Mendola
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