Intanto sui Punti Verdi infuria la polemica fra le forze politiche della Capitale. «E'una vicenda torbida», scrive in una nota alle agenzie il segretario del Pd Roma, Marco Miccoli. «l'ennesimo scandalo che si registra durante l'amministrazione Alemanno». Ma mentre la magistratura prosegue nelle indagini, Miccoli chiede che, sotto il profilo delle responsabilità politiche, Gianni Alemanno e la sua vice Sveva Belviso, chiamata in causa dalle dichiarazioni verbalizzate dell'architetto Volpe ancora detenuto, chiariscano alla città i contorni della questione. «L'amministrazione di Roma ha bisogno della massima trasparenza ed è ciò che giustamente pretendono i cittadini. Bene hanno fatto i consiglieri comunali del Pd a chiedere ad Alemanno e a Belviso di andare in Aula Giulio Cesare a esporre il loro punto di vista. Speriamo che sindaco e vicesindaco non fuggano da questa assunzione di responsabilità in nome della correttezza e della trasparenza». Gli ribatte il capogruppo Pdl di Roma Capitale, Luca Gramazio che accusa il Pd di strumentalizzazione politica nel tentativo di sfruttare l'esposizione mediatica che l'occasione della vicenda PVQ offre alla opposizione e precisa poi che entrando nel merito della questione 'Punti Verde «l'amministrazione ha già avviato tutte le iniziative necessarie per portare alla luce presunte anomalie tecnico amministrative. » Per Gramazio da parte della maggioranza, Gianni Alemanno in primis, su questa vicenda c'è stato il massimo senso di responsabilità.
«Ci saremmo aspettati dall'opposizione un atteggiamento più prudente invece di azzardare conclusioni affrettate – aggiunge – Trovo strumentale che l'opposizione voglia coinvolgere il vicesindaco Sveva Belviso che, lo ribadiamo, non risulta nè indagata nè ha tantomeno ricevuto alcun avviso di garanzia. Consiglio dunque al Pd di evitare di fare commenti affrettati e di lasciare lavorare la magistratura. » Intanto Dario Rossin, capogruppo de La Destra afferma che il sindaco Alemanno e il suo vice, Belviso «devono necessariamente fare luce sulle notizie che ne vedrebbero il coinvolgimento», soprattutto in riferimento al punto verde di Spinaceto. E in ogni caso ha presentato un'interrogazione per conoscere «cosa sia realmente accaduto in questa vicenda – prosegue – quali provvedimenti si intendano adottare rispetto alle procedure fideiussorie autorizzate dal Comune, che hanno esposto l'Amministrazione Capitolina ad un buco di bilancio nell'ordine di centinaia di milioni ». «Inoltre – aggiunge – per sapere tutti i procedimenti e le autorizzazioni fideiussorie concesse e previste fino ad oggi sulla base delle dichiarazioni relative allo stato di avanzamento lavori e, infine, per capire come si sia arrivati ad autorizzare la realizzazione di costruzioni per ben 8000 metri quadrati, a fronte dei 3.000 metri quadri stabiliti dalla deliberazione 84/98 nel Pvq Spinaceto, con un quadro economico complessivo di circa 19 milioni di euro. Roma e i romani ora più che mai pretendono trasparenza sulla gestione della città».
var WIDTH=615; var HEIGHT=70; var BGCOLOR=\”#FFFFFF\”; var HRCOLOR=\”#FFFFFF\”; var TITLE_COLOR=\”#FFA500\”; var TEXT_COLOR=\”black\”; var LINK_COLOR=\”#000080\”;