Emergenza casa, occupato il grattacielo della Provincia

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Mentre la politica s’impantana nella data delle prossime elezioni regionali ed il bilancio di previsione del Comune langue con nove mesi di ritardo, i problemi urgono senza che si veda all'orizzonte una soluzione. Fra tutti quelli della casa. E' a questo punto che i movimenti prendono l'iniziativa talora discutibile come quella delle 300 persone, tra famiglie in stato di emergenza abitativa e militanti di destra del “Movimento sociale per l'Europa”, che hanno occupato per protesta la nuova sede della Provincia all'Eur.

Giuliano Castellino che non è nuovo a queste forme di protesta spergiura che la sua iniziativa non ha alcun recondito fine politico ma è una battaglia contro gli sperperi in una città dove si fatica a trovare un tetto per i meno abbienti. Ci sarebbe da credergli se non fosse che già ieri mattina dopo la breve occupazione del grattacielo interveniva il consigliere comunale Cassone, che garantiva un tavolo di trattative tra Campidoglio e le 100 famiglie in emergenza abitativa.

Ma sempre ieri si è mossa anche As.I.A. Usb che certamente di destra non è ma dopo l'apertura dell'inchiesta da parte della magistratura in merito all’housing sociale della Regione Lazio ha convocato ieri un'assemblea con gli abitanti coinvolti nel caro affitti e nelle vendite a prezzo di mercato da parte del Comune, insieme a chi rischia sfratti e pignoramenti e a chi ha occupato un alloggio per necessità.
 

Una scuola come casa
 

L'ASIA-USB chiede che i fondi ex-Gescal e quelli destinati all'housing sociale siano utilizzati per affrontare l'emergenza abitativa «e non per fare altri regali ai costruttori, alle finte cooperative e alla rendita». Invece il blocco degli sfratti, degli sgomberi e dei pignoramenti sarà la richiesta della giornata nazionale del 20 ottobre, quando i movimenti per il diritto all’abitare lanceranno una campagna di lotta comune.

Intanto l'Unione Inquilini fa un bilancio della giornata "sfratti zero" del 10 ottobre. I cortei sono stati cinque (Sesto S. Giovanni, Livorno, Viareggio, Firenze, Roma) e anche i dati di partecipazione sono buoni: si contano in centinaia i manifestanti. Ma soprattutto alla giornata hanno aderito e partecipato movimenti di lotta per il diritto alla casa di grande rilievo anche nazionale (solo pochi esempi tra tanti: il movimento di lotta di Firenze, Action a Roma, il comitato difesa sociale di Cesena, il laboratorio autogestito d Alba e il coordinamento Asti est e il social forum di Asti) e realtà associative territoriali, forze della sinistra politica radicale, la Cub. In alcune realtà, vi è stata l'adesione e la partecipazione di altre organizzazioni sindacali degli inquilini (alcuni esempi: il Sunia a Firenze e Livorno, l'Uniat a Taranto, il Sunia, il Sicet e l'Asia a Bergamo, ecc.).

Da destra o da sinistra il clima comincia a farsi caldo e occupazioni sempre più frequenti sono prevedibili. Discutibile il metodo, ma la sostanza origina sempre da un disagio reale e diffuso.

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