Forse dimenticando la condanna che nel marzo 2012 il Comune di Roma ricevette dal Tribunale di Roma per condotta discriminatoria dovuta alla presenza di barriere architettoniche che impediscono l’accesso ai mezzi di trasporto pubblico, ieri il sindaco Alemanno ha lanciato il suo inno alla autonomia dei disabili nella capitale, nel corso di un incontro con il movimento Italiano Disabili (Mid).
Peccato che a Roma non passi giorno che non si possa raccontare una storia di mobilità negata a chi si trova su una carrozzina a rotelle. Recenti inchieste da parte di autorevoli quotidiani romani lo confermano, l’ultima appena una settimana fa realizzato dal presidente del “Fiaba” (Federazione italiana abbattimento barriere) sulgi ostacoli nella nuova stazione tiburtina. Il sindaco Alemanno, come spiega una nota del suo comitato elettorale, ha ascoltato le proposte del Mid «sulle politiche per la disabilità e la lotta alle barriere architettoniche.
Il Sindaco ha accolto queste richieste » Insieme all’attenzione della rappresentanza del Movimento Disabili ieri, con una serie di altre proposte («attivare immediatamente tutte le procedure per la creazione di uno Sportello Unico per Disabili in grado di semplificare gli iter burocratici», «promuovere e sostenere la creazione di cooperative di lavoro tra e con i disabili» e non solo) il sindaco ha attirato anche quella di Riccardo Magi, candidato radicale nella lista civica di Ignazio Marino e da sempre attento a queste tematiche, il quale ha polemizzato: «Alemanno semplicemente non è credibile quando si impegna per l’eliminazione delle barriere archittoniche».
E ha ricordato la condanna del 2012 che ha riconosciuto a Gustavo Fraticelli, cittadino disabile della zona di Porta Pia, il diritto “di accedere alle fermate degli autobus ubicate in alcune zone del centro storico della Capitale, a causa della presenza di barriere architettoniche”. «Oggi, a distanza di più di un anno, Roma Capitale continua ad essere inadempiente rispetto a quella sentenza nonostante sarebbe bastato davvero un minimo intervento a mettere a norma i marciapiedi Su questo, come su molto altro, Alemanno non è più credibile ». Una polemica fatta su un unico episodio: nulla rispetto alla quantità di problematiche che la città dovrebbe affrontare per riconoscere ai disabili un reale diritto alla mobilità. Ma in questi giorni promettere senza mantenere non è più un peccato, neanche sulla vita dei disabili.
Un’idea di cui sembra essere convinto anche l’ex ministro Alessandro Bianchi candidato della lista “Progetto Roma”, che ha ieri ricordato lapidario: «In queste settimane stiamo assistendo a una raffica di prese di posizione, proposte, imperativi, da parte di Alemanno: dall’edilizia alla mobilità urbana, dal tema delle case popolari alla sicurezza alla riscossione dei tributi, esprimendo idee palesemente demagogiche, o sbagliate. Il tutto con una buona dose di sicumera, altezzosità, greve ironia. C’è però un difetto di fondo all’origine di ogni esternazione di Alemanno: dimentica che negli ultimi cinque anni a Roma il Sindaco è stato lui».
cq