Rivolta sull\’Ardeatina, agli enti locali l’ultima parola sulla discarica

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Tutti lo sanno ma nessuno lo dice. Neanche a ultimatum scaduto ieri è arrivato il via libera "ufficiale" alla nuova discarica di via Ardeatina destinata a sostituire Malagrotta. Si gioca ormai a nascondino, a colpi di comunicati stampa, slogan e audizioni di facciata. E tutto per prendere tempo.

Forse si vuole arrivare pian piano a ferragosto, come si fece già con il sito di Corcolle, poi bocciato. Oggi dovrebbe essere però il giorno giusto per Falcognana, l'area di proprietà della Ecofer dove vengono già smaltiti rifiuti speciali (fluff). Ma il sito dell’Ardeatina potrebbe essere affiancato anche dalle cave sulla Laurentina, secondo le indiscrezioni dell’ultim’ora.

Di certo dopo 72 ore di triccheballacche la smentita non è arrivata, il che equivale quasi a un accordo. Eppure ieri Marino e Zingaretti lasciavano un barlume di speranza ai cittadini, già nelle piazze a protestare. «Sulla scelta del sito per la nuova discarica, intendo studiare con serietà e attenzione la relazione conclusiva del Commissario per l’Emergenza Rifiuti, Goffredo Sottile, appena arrivata sulla mia scrivania, sulla quale Regione, Provincia e Comune sono chiamate a esprimere il proprio parere – ha comunicato ieri il sindaco. Come è mia abitudine, intendo analizzare i dati, per capire quali siano state le considerazioni alla base delle scelte fatte. Non escludo l’intenzione di chiedere, allo stesso commissario Sottile, una ulteriore convocazione del Tavolo tecnico, affinché ci illustri il percorso e le relazioni tecniche che hanno determinato la scelta di un sito piuttosto di un altro. Un percorso che non si potrà concludere in poche ore.È infatti del tutto evidente – ha aggiunto – che su una questione così rilevante mi esprimerò tenendo conto di ogni variabile, sia tecnica che relativa all’impatto che il sito potrà determinare sulla salute, nell’area in cui insisterà la nuova discarica di rifiuti solidi urbani».

Ancora più “sfuggente” il governatore del Lazio. «Valuteremo con serietà e con la massima attenzione al tema della salvaguardia della salute dei cittadini – scrive in una nota Zingaretti – le proposte del Commissario Sottile. Ma già ora ci sono alcune certezze: a Roma non ci sarà mai più una nuova Malagrotta perché mai più si interreranno rifiuti “talquale”, ma solo materiale trattato e non pericoloso per l’ambiente e per la salute dei cittadini. E questo è indubbiamente un risultato storico per la Capitale. Inoltre, se – e sottolineo se – la proposta sarà il sito sull’Ardeatina, non si dovrà aprire nessuna nuova discarica perché lì ce n’è già una funzionante e autorizzata da anni per il trattamento dei rifiuti pericolosi che richiedono garanzie ambientali rigorosissime e ben più stringenti rispetto ai siti per i materiali trattati provenienti dai rifiuti solidi urbani. Quindi, in questo caso, ci troveremmo di fronte ad una riduzione dell’impatto ambientale del sito sull’area, rispetto all’attuale destinazione, e non – conclude Zingaretti – ad un suo aumento. Comunque, quando avremo il progetto e le proposte del Commissario, le valuteremo con il massimo del rigore per tutelare i diritti e la salute dei cittadini».

Di certo ora la decisione è rimandata agli enti locali, che dovranno comunicare al ministero le proprie valutazioni. «Al di là del parere formale che la legge prevede – ha dichiarato ieri alle agenzie il ministro Orlando – ritengo infatti che si debba proseguire nello spirito di collaborazione interistituzionale che ha ispirato fin qui il percorso – ha concluso Orlando – Ove questa considerazione dovesse venire meno non intendo in alcun modo agire contro la volonta'' degli enti competenti ai quali tornerebbe quindi ogni ulteriore valutazione».

Rassicurazioni che non sono servite però a placare la rabbia dei manifestanti, che ieri è esplosa in tutta la sua forza. Bloccata nuovamente l’Ardeatina. Camion e auto di traverso a fare da barriera e sui lati della carreggiata all’incrocio con Porta Medaglia striscioni e cori di protesta all’indirizzo del commissario e delle istituzioni. E per i comitati questo è solo l’inizio. Sarà un agosto davvero rovente. 

Carmine Seta

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