Nessun vincitore del concorsone entrerà in ruolo quest'anno a Roma e nel Lazio. A una settimana dalla scadenza del termine per le nomine a tempo indetrminato fissato al 31 agosto la notizia gela i futuri docenti e lascia ancora tutto in sospeso per l'assegnazione delle cattedre nella scuola pubblica. I professori iscritti nelle graduatorie già esistenti ancora non sanno se e dove saranno destinati, nè hanno potuto scegliere la sede di lavoro.
La comunicazione dell'Ufficio scolastico Regionale del Lazio è datata mercoledì 21 agosto e arriva come una doccia gelata alle orecchi dei candidati ai nuovi posti. La nota spiega a chi ha partecipato al concorso come "a seguito di un monitoraggio effettuato sullo stato di adempimento delle procedure concorsuali", "non sarà possibile pubblicare entro il 31 agosto alcuna graduatoria definitiva".
In pratica, poichè si stanno ancora correggendo i compiti e strutturando le graduatorie del mega concorso per 11mila posti, per quest'anno le nomine dei nuovi professori (almeno a Roma e nel Lazio, ma non siamo la sola regione in ritardo) non arriveranno dai vincitori del "concorsone" indetto l'anno scorso dall'ex ministro Profumo. I calcoli sono ancora in corso e le nomine verranno posticipate all'estate prossima.
Se per quest'anno dunque niente incarichi fatti a "cinquanta e cinquanta per cento" come previsto dalla normativa, anche le altre assunzioni a tempo indeterminato restano intrappolate nelle maglie della burocrazia: il Ministero attingerà solo dalle graduatorie esistenti per introdurre nelle scuole di Roma e Lazio 1279 nuovi professori. Se poi anche parte di queste slitteranno oltre il 31 agosto, saranno solo "giuridiche", cioè sulla carta. E i posti rimasti vacanti verranno assegnati ai supplenti annuali.
Nel frattempo si riscaldano fuori dai cancelli delle scuole anche i nuovi presidi che a Roma e provincia entreranno in servizio nei prossimi giorni. Mentre i sindacati continuano a denunciare l'urgenza di un allargamento dell'organico sono le famiglie e gli studenti, come ogni anno, ad aspettare l'inizio di un nuovo anno scolastico: tutti davanti ai cancelli di scuola tra il 9 e il 12 settembre per la prima campanella dell'anno scolastico.
F.U.