Una tempesta in un bicchier d'acqua? Pare proprio di si perché lo stadio di Roma il cui progetto è stato affidato ad uno degli architetti più noti negli Usa si farà, solo che anziché venir presentato dai patron della As Roma a settembre, come previsto, verrà probabilmente presentato a novembre, il che non sconvolge certo il ruolino di marcia dell'impresa.
E allora perché tante polemiche? Semplicemente perché gli oppositori alla realizzazione dell'opera ci sono, come ci sono stati in passato ad esempio sulla scelta dell'area individuata.
E non solo da parte di tifosi scalpitanti o di qualche comitato di cittadini, quanto da parte di grandi interessi che ballano attorno a un'opera di tanta importanza.
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Che si stesse pestando l'acqua nel mortaio se ne deve essere accorto proprio l’assessore alla Qualità della vita, Sport e Benessere di Roma Capitale, Luca Pancalli che in considerazione «del grande rispetto nei confronti della società» pochi minuti fa con una nota precisava di non aver mai definito “fumoso” il progetto dello stadio di proprietà della As Roma.
Aggiungendo «mi sono semplicemente limitato ad osservare che al momento non è pervenuto in Campidoglio alcun documento ufficiale da parte della società giallorossa. Nel caso in cui ci verrà sottoposto sarà nostra cura esaminarlo con grande attenzione».