«Sarebbe interessante, e ci stiamo pensando, portare il wi-fi oltre che nei mercati anche nei centri anziani per l'alfabetizzazione digitale di questi ultimi». Le parole di lunedì mattina dell'assessore capitolino a Roma produttiva, Marta Leonori, che tra le sue deleghe ha anche quella a "Innovazione tecnologica e reti informative", a margine della presentazione dello studio sui mercati rionali, fanno immaginare una città più moderna e a servizio dei più deboli. Peccato però che finora la mappa del wifi a Roma sia decisamente incompleta e frammentaria.
Colpa di un'arretratezza strutturale, ma anche del muoversi in ordine sparso delle istituzioni. Non bastano a colmare il gap le reti isolate di Università come La Sapienza, Tor Vergata o Lumsa (riservate peraltro a iscritti e professori), o di realtà importanti come l'Aeroporto di Fiumicino: in città operano ben due reti wifi separate, quella comunale "Digit Roma" con 700 punti di accesso in 170 luoghi della città voluta dall'ex sindaco Alemanno, e "Provincia Wi-fi" messa a punto dall'allora presidente della Provincia Nicola Zingaretti (anche con oltre 700 punti di accesso). A proposito di quest'ultima rete, c'è da dire che la Provincia ha coperto già una trentina di centri anziani sparsi per tutta la città.
Intanto però restano sforniti di connessione senza fili la quasi totalità dei mezzi pubblici (con gli autobus disastrati che Roma possiede il servizio è finora attivo solo su trenta tram, ventiquattro capolinea e trentuno paline elettroniche, riconoscibili dalla scritta “AtacWiFi” con un´ora al giorno di navigazione gratuita), mentre sulle due linee di metropolitana A, B e B1, ancora non del tutto coperte dal segnale telefonico, il wifi è attivo solo nelle tre fermate di Barberini, Spagna e Repubblica della linea A. Sul resto della città regna invece la mancanza di segnale.
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Sembra dunque possibile intuire una diversa scala delle priorità per la connettività nella città del futuro: sì al wifi ovunque, ma innanzitutto riorganizzando e unificando l'esistente per una unica registrazione e un maggior numero di punti di accesso, e poi lavorare per dare alla città la piena copertura Adsl, ancora assente o molto inefficiente in numerose aree della vasta periferia romana. Per la fibra ottica, si vedrà…
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