Sulla questione dei residence per gli sfrattati getta acqua sul fuoco l’assessore al patrimonio Daniele Ozzimo che ieri ha incontrato diversi ospiti dei residence e una delegazione dei movimenti per il diritto all’abitare. Molti di questi avevano manifestato nei giorni scorsi davanti al Campidoglio nel timore che l’intenzione del sindaco Ignazio Marino di dar loro un contributo di 700 euro mese a famiglia per affittarsi in alloggio, avesse in qualche modo un esito immediato. Così Ozzimo ha spiegato che da parte del Comune c’è la volontà di «migliorare la qualità della vita e la condizione dei cittadini romani in difficoltà e utilizzare nel modo migliore le risorse a disposizione». Quindi ha garantito che nessuno uscirà dai residence senza una nuova sistemazione abitativa adeguata. Un processo graduale che partirà solo dopo l’approvazione del bilancio mentre nessuno perderà i diritti acquisiti per l’accesso alle case popolari. Comunque sia, la delibera di Giunta nel merito rimane valida, l’unico progresso sta nel dialogo fra l’Amministrazione con ospiti e movimenti, ma l’esigenza di risparmiare alle esauste casse capitoline almeno 10 milioni l’anno rimane imprescindibile. Ecco perché bisognerà attendere il bilancio e la definizione dei fondi stanziati per la cosiddetta “emergenza abitativa“. Cq
Casa Roma: Ozzimo rassicura gli abitanti dei residence, ma per i 700 euro bisogna aspettare
L'assessore ha incontrato diversi rappresentanti degli sfrattati e i movimenti per il diritto all'abitare. Il contributo promesso dal sindaco dovrà passare al vaglio del Bilancio che stanzierà i fondi disponibili